Sabato 4 gennaio, alle 20,30 al palazzetto Fanticini di Reggio Emilia, andrà in scena Il gran Ballo Imperiale.
«Il pattinaggio al servizio della danza per evolversi e rendere completo il pattinatore con il suo bagaglio tecnico e soprattutto artistico. Siamo gli unici a livello europeo che faremo un intero spettacolo, trasponendo il balletto al pattinaggio a rotelle».
Così il coreografo Marco Guion descrive la magia del ballo sui pattini che andrà in scena con il “Gran Ballo Imperiale”, lo spettacolo (un progetto nato nel 2000 per la compagnia di balletto “Bami- Guion, ndr) sabato 4 gennaio, alle 20,30 al palazzetto Fanticini di Reggio Emilia.
Dopo il successo avuto con Lo Schiaccianoci andato in scena in prima assoluta lo scorso gennaio a Reggio Emilia e replicato il 16 novembre a Rubiera al Pala Bursi che ha registrato il tutto esaurito, Olimpia Viano e Marco Guion con il suo gruppo Skating Art sono pronti per fare emozionare nuovamente il pubblico.
Lo spettacolo è stato presentato questa mattina in Provincia dalla presidente dell'Olimpia Viano Federica Razzoli e dal coreografo Guion; presenti anche il sindaco di Viano Fabrizio Corti e due atleti: Fabio Benassi e Natascia Bergamini
Il “Gran Ballo Imperiale, un progetto di Olimpia Viano e del suo gruppo coreografico Skating Art, è unico nel suo genere ed unisce realtá diverse del territorio e per l’occasione ospiti straordinari, che solitamente lavorano separatamente, per favorire la collaborazione, l’inclusione, il rispetto di culture diverse, la salute e la crescita cognitiva e che vede lo sport come forma aggregativa oltre che di divertimento e veicolo educativo.
«Come sempre lo spettacolo sarà impreziosito dai costumi e dalle scenografie – racconta Federica Razzoli presidente di Olimpia Viano - realizzate da Marco per la Bottega del Teatro di Reggio Emilia, avremo la collaborazione ormai consolidata con le altre societa’ del territorio: Reggiana Pattinaggio, Bagnolo Skating, Gualtieri Skating e Scuola di Pattinaggio NaSa. A cui si aggiungerà la componente artistica, avremo infatti per l’occasione ospiti gli straordinari ballerini Carla Ushizaka prima ballerina presso il teatro dell’ Opera di Slesia e Angelo Vincenzo Egarese ospite nelle più grandi Compagnie Europee, la Scuola di Danza Aulos con tre delle loro migliori interpreti: Nicole Canini, Anita Bergonzoni e Rebecca Federici oltre alla bellissima collaborazione con il Conservatorio di Reggio Emilia Peri-Merulo con le giovani promesse Annalisa Soli soprano, Marco Guidorizzi tenore, Filippo Maturani I Violino, Lucia Ruggerini II Violino, Dario Carrera Viola, Margherita Curti Violoncello e Emauele Dudao Pianoforte, che suoneranno e canteranno dal vivo alcune delle più belle melodie dell’800».
«Infine – spiega Federica - il parterre si arricchisce con i nostri più volte campioni mondiali di pattinaggio artistico Sara Venerucci e Marco Garelli e i neo vice campioni mondiali Juniores a Rimini Noha Cavallini e Ludovica Pari».
«Un progetto – conclude la presidente - in cui lo sport è protagonista con la danza e la musica che ne sono al servizio, per trasmettere e avvicinare due mondi incredibilmente belli e preziosi, ma a volte non di così facile accesso soprattutto per i più piccoli. Abbiamo scoperto invece che i ragazzi si sono avvicinati alla musica e al teatro in modo naturale studiando le partiture e scoprendo un mondo magico; parallelamente abbiamo fatto scoprire il mondo dello sport a chi solitamente è abituato solo ad andare a teatro».
E già si pensa al 2026 che vedrà portare in scena, in occasione dell’anniversario dei 40 anni dell’Olimpia Viano, una commedia americana.
Il Ballo Imperiale
Non c'è maggior sorpresa nell'entrare in un teatro che essere trascinati dalle melodiose note di un Valzer Viennese come il Danubio Blu: per circa un'ora e 30 minuti tra dame in abito lungo e cavalieri in smoking pronti a volteggiare a passo di valzer saremo catapultati nella capitale Asburgica grazie all'interpretazione di pattinatori, musicisti, ballerini straordinari e cantanti.
Uno spettacolo dal sapore tardo romantico che accarezzerà, attraverso le immortali opre della famiglia Strauss e non solo, il cuore di ogni spettatore per far volare inevitabilmente l’immaginazione ai tempi di Sissi e all’atmosfera dei balli di corte dell’800.
Quando poi Franz e Sissi fanno la loro entrata e si sporgono dal palco Reale per dare il loro saluto al pubblico, il pathos diventa palpabile e l'incantesimo si spezza solamente quando si abbassano le luci ed iniziano le prime note dell'Overture di Offenbach che segna l'inizio dello spettacolo.