Con l’arrivo di Capodanno, l’entusiasmo per festeggiare porta molti a utilizzare petardi, fuochi d’artificio e altri giochi pirotecnici. Tuttavia, è fondamentale ricordare i rischi che questi comportano, specialmente per i più giovani e per gli animali domestici.
I rischi per la salute
I botti di Capodanno sono responsabili ogni anno di numerosi incidenti, che vanno da ustioni e ferite gravi a lesioni permanenti. Come sottolineano i pediatri, non esistono giochi pirotecnici completamente sicuri per i bambini e i ragazzi, nemmeno quelli apparentemente innocui come le stelline di Natale o i miccetti. Ogni utilizzo di questi strumenti comporta un pericolo, che può trasformare una serata di festa in un dramma.
La responsabilità dei genitori a Capodanno
Un messaggio forte è rivolto ai genitori: sono loro i primi responsabili delle scelte che permettono ai propri figli. È essenziale vigilare sui minori, spiegando loro i pericoli legati all’uso dei petardi e promuovendo un comportamento rispettoso nei confronti di chi ci circonda, inclusi gli animali, spesso spaventati dal rumore assordante dei botti.
In ogni caso, evitare l’uso di botti non è solo una scelta di sicurezza, ma anche un segno di rispetto verso il prossimo e gli amici animali, che soffrono enormemente a causa del rumore dei fuochi d’artificio. Adottare comportamenti responsabili significa contribuire a una festa gioiosa per tutti.
Genitori, insegnanti e istituzioni hanno il compito di sensibilizzare i più giovani su questi temi, promuovendo un Capodanno all’insegna del divertimento sicuro e della solidarietà. Perché la vera festa è quella che lascia solo ricordi felici.
Consigli utili per un Capodanno sicuro
Per ridurre i rischi di questo tipo di incidenti, ogni anno l'Arma dei Carabinieri di Reggio Emilia promuove una campagna di sensibilizzazione e informazione (“Usa la testa non rovinarti la festa”) rivolta soprattutto ai più giovani, ma non solo. L'uso incauto dei fuochi d'artificio legali può produrre lesioni gravi, ma solitamente sono gli artifizi pirotecnici illegali, in considerazione della loro elevata potenza (al loro interno si trova una miscela esplosiva realizzata con clorato e/o perclorato di potassio, con l’aggiunta di alluminio) a provocare gli infortuni peggiori.
In varie operazioni di sequestro l’involucro di questi fuochi illegali è risultato essere di plastica e ciò ne fa aumentare ancor più il pericolo, per la frammentazione di schegge non rilevabili ai raggi x. Un rischio ancora maggiore deriva dall'uso di "botti", prodotti prevalentemente in Oriente, venduti a basso costo e senza etichette, che spesso manifestano un'esplosione anticipata o addirittura lo scoppio della batteria senza far partire un solo colpo.
Negli incontri con i più giovani, i militari dell’Arma ricordano le semplici regole che possono fare la differenza per non rovinare un momento di festa. Tra le principali da tenere a mente: acquistare soltanto fuochi d’artificio legali, riconoscibili dall’etichetta che riporta il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d’appartenenza e le modalità d’uso; utilizzare i fuochi d’artificio all’aperto, prestando attenzione a non accenderli nelle vicinanze di persone, altri fuochi pirotecnici e oggetti che possano incendiarsi; non raccogliere fuochi inesplosi o apparentemente integri perché il loro spostamento, sfregamento o urto potrebbe provocare un’esplosione improvvisa; non nascondere petardi o giochi pirotecnici nelle tasche; se minorenni non accenderei mai botti da soli, ma sempre in presenza di un adulto.
«La battaglia – precisano dal Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia - potrà essere vinta se si riuscirà a far comprendere, soprattutto ai giovani, che il problema è essenzialmente culturale. In questi casi, quasi sempre gli incidenti sono dovuti a disattenzione e non a fatalità»
Come riconoscere i botti illegali
I giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un’etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d’appartenenza e le modalità d’uso. Possono essere venduti in tutti gli esercizi che sono in possesso di licenza per la vendita di giocattoli e possono essere acquistati da tutti, purché almeno quattordicenni.
Se il gioco pirotecnico è privo di etichetta, è sempre da considerarsi proibito. I prodotti pirotecnici classificati dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza in IV (artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti) e V categoria (giocattoli pirici), invece, possono essere venduti solamente nei depositi dei fuochi d’artificio o nelle armerie autorizzate ed acquistati con porto d’armi o nulla osta, sempre comunque con l’obbligo di denuncia alle forze dell’ordine, ma non possono essere accesi senza licenza.
È assolutamente vietato vendere ed acquistare prodotti clandestini. Costituisce reato, che punisce sia il commerciante sia l’acquirente. Nei casi dubbi, prima di acquistare il prodotto è bene rivolgersi ai carabinieri telefonando al 112.
La bomba SINNER
Nonostante le ordinanze emesse da molti comuni per vietare l’uso di petardi e fuochi d’artificio, il mercato nero è già attivo con il nuovo “botto” di fine anno: la "bomba Sinner", dedicata al campione di tennis Jannik Sinner. Questo ordigno illegale, con un alto potenziale distruttivo, prosegue una tradizione che abbina i fuochi d’artificio a personaggi o eventi di rilievo. In passato, si sono visti esempi come la "bomba Maradona", la "bomba Kvara" (ispirata a Khvicha Kvaratskhelia), e perfino ordigni legati a eventi come la pandemia ("bomba Covid") o l’11 settembre ("bomba Bin Laden").
Questi petardi pericolosi, sebbene vietati, attirano chi desidera festeggiare il Capodanno con botti spettacolari, dimostrando che il mercato parallelo continua a prosperare nonostante i divieti delle autorità.