Grazie ad una complessa e articolata indagine condotta dai Carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Castelnovo Monti, Carabinieri di Casina e la Polizia Locale dell’Unione dell’Appenino reggiano si è giunti alla denuncia di due persone per spaccio di sostanze stupefacenti.
Si tratta di due giovani di 23 e 19 anni abitanti in un comune dell’Appennino reggiano per i quali è scattata l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti che dal 2020 al 2024, avrebbero messo in atto una continuativa e reiterata attività di spaccio di hascisc, come emerso dalle centinaia di cessioni documentate dalle indagini congiunte condotte dai militari.
Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.
Tutto ha avuto origine nell’aprile scorso, quando gli agenti del Comando della Polizia Locale Unione dei Comuni dell’Appennino Reggiano congiuntamente ai carabinieri della stazione di Casina, a seguito di un controllo di polizia svolto all’interno di un parco di un comune dell’Appennino reggiano, rinvenivano e sequestrava oltre 50 grammi di hashish (suddivisa in otto dosi), nonché ulteriori piccoli quantitativi inferiori al grammo.
I successivi approfondimenti investigativi hanno portato a sequestrarne ulteriori 50 grammi e una volta avuta la certezza che l’area in questione era zona dedita alla possibile illecita attività di compravendita di sostanze stupefacenti i Carabinieri e Polizia Locale, anche grazie all’analisi dei filmati del sistema di video sorveglianza installato nel parco, hanno indirizzato le loro attenzioni verso i giovani ripresi dalle telecamere.
Gli approfondimenti investigativi hanno poi consentito di accertare che i giovani identificati, in diverse occasioni, avevano effettuato plurimi acquisiti di hascisc al fine di spaccio.
Nel corso delle attività Carabinieri e Polizia Locale hanno documentato centinaia di cessioni in un’attività illecita che stando agli elementi acquisiti andava avanti da quattro anni.