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LA LETTERA

Tondelli, Spi-Cgil: «La salute sembra ormai sia nient’altro che una merce»

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Riceviamo e pubblichiamo

C’è chi vota per un programma, chi perché ideologicamente è legato ad un partito, chi per una speranza o un sogno, oppure per il meglio o il meno peggio, o ancora, non vota perché “tanto non cambia nulla”.

Ecco, io ho votato per un po’ tutte queste ragioni ma in particolare per un passaggio del programma elettorale di De Pascale, dove asserisce che “è indispensabile, anzitutto, prolungare e sostenere al massimo la condizione di autonomia, anche parziale, delle persone, passando da un modello puramente assistenziale a un approccio che promuova la dignità, l’autonomia e la partecipazione attiva degli anziani e delle persone con disabilità alla società”.

In sintesi, così ho interpretato, un impegno per un sistema sociosanitario pubblico che ha l’obiettivo di garantire a tutte e tutti prevenzione, assistenza e cure di qualità.

Tutto giusto e condivisibile fino a quando non sono venuto a conoscenza di un numero crescente di contagi da herpes zoster o fuoco di sant’Antonio, malattia lunga e dolorosa da lì, la malaugurata idea di aderire alla campagna di vaccinazione promossa dal Ministero della Salute con la circolare 0008770-08/03/2021-DGPRE-MDS-P dove si consiglia la vaccinazione per le persone anziane e le persone fragili.

Ed è lo stesso Ministero ad affermare che il contagio può interessare il sistema nervoso centrale con ulteriori possibili complicanze aggiungendo: “Negli studi effettuati, l’utilizzo del vaccino ha ridotto in modo significativo i ricoveri ospedalieri correlati a HZ, di conseguenza una riduzione di costi per la sanità pubblica ma purtroppo, in seguito è sopraggiunto l’accordo Stato – Regioni dove viene confermata la gratuità del vaccino ma solo per le persone fragili e per i nati dopo il 1951 il tutto alla faccia del diritto alla salute, dell’autonomia, dignità e la partecipazione attiva dell’anziano alla vita sociale".

Vero, la salute non ha prezzo, però questo vaccino il prezzo ce l’ha eccome, i costi che gli ultrasettantacinquenni debbo affrontare sono 402 euro ma... come nei più moderni grandi magazzini e vi assicuro non sto scherzando, è possibile avere un vaccino a 108 euro un po’ meno efficace ma con un risparmio importante. Diventa naturale che mi sorga il dubbio che la salute sia nient’altro che una merce.

Ecco signor Presidente, Le invio i migliori auguri di buon anno ed una richiesta mentre riordina i cassetti delle scrivanie, tanto prima o poi lo dovrà pur fare, stracci tutti quegli accordi che sono incostituzionali inutili o dannosi.

Alberto Tondelli, SPI – CGIL