Si è spento ieri mattina all’età di 75 anni, Gabriele Torreggiani meglio conosciuto come “Torre”. Torreggiani è stato una bandiera del calcio dilettantistico, una persona istrionica, estrosa e amante della palla rotonda e dell’odore dell’erba verde dei campi sportivi.
Il suo modo fare genuino e diretto, quel suo modo di parlare solo con i giornalisti che gli andavano a genio, erano il suo mantra. Un uomo che con il suo carisma ha saputo cambiare gli schemi, con il suo fare “di pancia” è riuscito a far capire che le partite non si vincono solo con la tecnica ma serve anche il cuore. Quel cuore, quella passione che ha sempre messo negli allenamenti, nelle partite e nel chiacchierare di calcio con gli amici.
Assieme alla moglie Cristina gestiva il ristorante che si trova ora a Coenzo “Dal Torre” dove spesso si potevano trovare tavolate di giocatori, ex giocatori, dirigenti e lui a chiacchierare di calcio.
Dalla sua morte sono tanti i messaggi di cordoglio arrivati a Cristina e al figlio Gabriele. Perché il “Torre” era una di quelle persone che avevano sempre una parola per tutti, un aneddoto, un racconto per far sorridere.
Torreggiani lascia la moglie Cristina, il figlio Gabriele e le nipoti Neisa e Aida. Per porgere un ultimo saluto al mitico “Torre” stasera nella chiesa di Brescello verrà recitato il Santo Rosario mentre domani, alle 14,30 si svolgerà il funerale nella per poi proseguire verso il cimitero locale.
