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Elda racconta: bibì

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Ciro e Bibì

Arriva il Natale e io racconto ai bambini una favola vera.
Tempo fa, vi ho raccontato di “Ciro” il gattino di Gabriele e Sara.
Dovete sapere che questo gatto era trattato con tutte le cure
necessarie per farlo crescere bene.
Nella testa dei suoi padroni, però, comincia a balenare un’idea,
forse crescendo soltanto in mezzo a delle persone, non si rende
conto che lui è un gatto, l’abbiamo preso che era appena nato ed
era stato abbandonato dalla madre “una gatta selvatica”. Se
prendessimo un altro gatto? Così si renderà conto che appartiene
a un’altra specie.
Detto e fatto, ma stavolta non vanno tanto lontano e da una
“Gattara” trovano secondo loro la compagna ideale per Ciro.
Una femmina di poche settimane, bellissima col mantello grigio
chiaro e la pancia tutta bianca, aveva già il suo nome di battesimo
“Bibì” e lei con quel nome un po’ Francesato si dava un mucchio
di arie.
Secondo voi come sarà andato l’incontro con Ciro?
Lui stava acquattato in un angolo, non si rendeva conto di cosa
facesse quell’intrusa in casa sua.
Lei invece nata in mezzo a tanti gatti, si dava da fare per occupare
i posti migliori, poltrone, cuscini, senza nessun riguardo per il
padrone di casa.
Pensate che Ciro saliva con la scaletta fin sul soppalco, ma non
riusciva a scendere e miagolava, perché lo tirassero giù, perciò
Gabri ha dovuto fargli una specie di scaletta, tanto che imparasse
a scendere da solo e le prime volte hanno dovuto aiutarlo.

Bibì con due salti saliva e con altri due scendeva senza bisogno di
aiuto.
C’è voluto un po’di tempo, prima che Ciro si rendesse conto con
chi aveva a che fare, prima di accettare questa femmina, molto
bella, ma anche molto maleducata.
Poi si è fatto coraggio e ha cominciato a farle capire che in fin dei
conti il padrone di casa era lui.
Perciò corse per accaparrarsi il pasto per primo, per il cuscino più
morbido, finalmente hanno deciso di andare d’accordo e li trovi
raggomitolati che dormono insieme.
Lei però ci tiene a far vedere che è una femmina e anche
vanitosa, quando si mette seduta mettendo in mostra il suo petto
tutto bianco, mentre lui fa finta di niente continuando a pulire le
unghie delle sue zampe, usando i denti e la lingua.
Vedete, anche Ciro si è trovato un’amica di giochi simile a lui, così
non penserà più di essere un “bambino” coccolato.
Stanno crescendo tutti e due, facendo compagnia a Gabri,
specialmente con questo gelo invernale che ci fa stare rintanati.
Però non so dirvi se in quella casa quest’anno faranno l’albero di
Natale o il presepe, con due guastatori del genere, non so quanto
potrebbero resistere le palline o le statuine.
Ma forse il presepe in quella casa c’è già, perché lì si rispettano gli
animali e Gesù ce ne ha dato l’esempio, nascendo in una stalla fra
un bue e un asinello.
Buon Natale a tutti i bambini da nonna Elda.