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Il futuro dello sport inclusivo è in Appennino

Castelnovo come punto di riferimento per lo sport dei sordi

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Sabato scorso, l’assemblea straordinaria della Federazione Sport Sordi Italia (FSSI) si è tenuta a Rimini per discutere importanti variazioni statutarie richieste dalla riforma dello sport. Oltre a ciò, l’evento è stato anche l’occasione per celebrare il forte legame tra la Federazione, la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Castelnovo ne’ Monti, punto nevralgico delle attività sportive dedicate agli atleti sordi.

Tra i temi centrali dell’incontro sono emersi il ruolo del Centro Tecnico Federale di Castelnovo, la collaborazione con la Regione Emilia-Romagna nell’ambito del progetto Sport Valley e lo stato di avanzamento dei lavori per il nuovo Palasport. Quest’ultimo rappresenta un’infrastruttura strategica per lo sviluppo delle attività federali, con il termine dei lavori fissato al 31 dicembre 2025.

L’assemblea ha visto l’intervento dell’Assessore allo Sport di Castelnovo ne’ Monti, Carlo Boni, affiancato da Franco Castagnetti, consulente per lo sport, e Roberto Zanini, in rappresentanza della Cooperativa di Comunità Quadrifoglio, che gestisce le attività del Centro Federale. Successivamente, un momento particolarmente significativo è stato la proiezione di un video messaggio sottotitolato e tradotto in LIS (Lingua dei Segni Italiana) di Giammaria Manghi, che nel 2022 ha contribuito alla creazione del primo e unico centro tecnico federale di una federazione paralimpica italiana. Questo progetto, nato da un’intuizione felice, ha permesso a Castelnovo di diventare un simbolo di inclusione e sport.

Numeri da record per il Centro Federale

In soli 30 mesi, il Centro Tecnico Federale dello Sport dei Sordi ha raggiunto traguardi straordinari: 42 raduni di squadre nazionali FSSI, 3 finali di campionati nazionali e il supporto alla certificazione di eleggibilità olimpica per oltre 40 atleti sordi di alto livello. Fondamentale è stata la collaborazione con l’AUSL di Reggio Emilia e l’Ospedale S. Anna.

Questi successi, evidenziati durante l’assemblea, sono il risultato di un lavoro corale che ha coinvolto istituzioni locali, operatori sanitari e comunità del territorio. La Federazione ha espresso profonda gratitudine verso l’Emilia-Romagna e l’Appennino Reggiano per l’impegno nell’accoglienza e nell’inclusione degli atleti.