Antonio Casanova, socio fondatore di Obiettivo Natura, anticipa su Redacon la sintesi dell'intervento, di più largo respiro, che terrà all'assemblea dell'associazione il 14 dicembre 2024 presso l'Antica Locanda Bonfiglio a Busana a partire dalle ore 17.
Il turismo lento e i turismi motivazionali, in Italia, stanno riscuotendo un ottimo successo producendo un indotto economico rilevante. Il turismo spirituale, poi, si è rivelata un’opportunità di nuova accoglienza e di sviluppo sostenibile.
Il turismo, per i nostri borghi, rappresenta un motore economico fondamentale per il sostentamento del tessuto sociale. I nostri borghi, per loro natura slow, ispirano ad uno stile di vita che incoraggia un approccio più soft al quotidiano e invita a dare importanza ad una vita in armonia con il tempo, la natura e la comunità.
A tal fine, dobbiamo chiedere alla Regione, alla Provincia, al Parco e al Comune che si adoperino per trovare risorse economiche utili per interventi che mirino a rilanciare l’ospitalità delle nostre aree, carenti di una offerta ricettiva.
La rete dei cammini, dei sentieri e delle vie, deve essere un progetto in movimento che, d'intesa con gli Enti che governano il territorio, gli imprenditori del comparto turistico, le associazioni locali, i residenti di buona volontà, il Touring Club Italiano e il CAI, promuove nuove opportunità e attira nuovi turisti e imprenditori.
Obiettivo Natura, a partire dal 2017, si è data come compito primario quello di riaprire vecchie carraie interpoderali e creare così una rete di sentieri a disposizione di turisti e residenti.
Da allora, ogni anno, non abbiamo mai mancato di svolgere attività di pulizia e di manutenzione.
Nel tempo, abbiamo aperto nuovi sentieri e provveduto a completarne l'elenco sul nostro sito https://obiettivonatura-appenninore.it/ dal quale è possibile visionare il percorso, leggere la descrizione del sentiero e scaricare il QRcode per smartphone e Garmin.
Chiediamo, all'attuale amministrazione comunale, di dotare il Comune di Ventasso di un 'progetto turistico' e di un 'progetto di marketing turistico'. Far crescere il turismo in alto Appennino richiede di attrezzarsi, in maniera professionale e continuativa, di un progetto di comunicazione, promozione e marketing.
Abbandoniamo il pessimismo che ci pervade e che ci fa dire che non c'è soluzione allo spopolamento dei nostri territori; che l'unica soluzione è andarsene; che tanto qui non ci sono opportunità, né lavoro, né crescita, né sviluppo.
Raccogliamo l'invito a sognare, con i piedi ben piantati per terra beninteso, che una soluzione ci può essere, e parte dall'impegno di ognuno di noi.
Dove la politica non vuole e/o non può arrivare, una 'azione dal basso', coordinata e organizzata, può sortire successi insperati. Il tutto parte dal convocare gli imprenditori, le associazioni e la popolazione residente del Comune per creare un grande momento di ascolto.
Costituire poi un 'Comitato Civico di Rappresentanza' con il compito di elaborare strategie di intervento di breve e lungo respiro che, una volta condivise, vengano portate all'attenzione della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Reggio Emilia, del Parco e dell' amministrazione comunale.
Passare dal pessimismo, al sogno, alla concretezza, non è poi così difficile!
Trovo apprezzabile la conclusione di queste righe, ossia l’idea o proposito, o quantomeno l’auspicio, di “passare dal pessimismo, al sogno, alla concretezza”, e credo altresì che il nostro alto Appennino si presti abbastanza bene, se non molto, al “turismo lento”, ma la lentezza mi sembra essere andata piuttosto in disuso, sostituita da una buona dose di frenesia, ormai piuttosto diffusa nella nostra quotidianità, e che anche per i luoghi turistici montani pare tradursi non di rado in una sorta di “mordi e fuggi”
Non riesco poi a comprendere come andrebbe concepito o impostato un progetto turistico e di marketing turistico, di cui dovrebbe dotarsi il Comune di Ventasso, secondo la richiesta qui espressa, a meno che esistano già protocolli cui poter far riferimento, e mi domando pure a chi semmai competerebbe una iniziativa del genere, poiché ricordo che un tempo funzionava l’Ente Provinciale per il Turismo, di cui non sento più parlare, salvo mie sviste, e non so se sia stato sostituto, e in quale modo e forma.
P.B. 09.12.2024