Un autentico arsenale bellico, risalente alla Seconda Guerra Mondiale, è emerso dal sottosuolo nelle campagne tra Quattro Castella e il Ghiardo di Bibbiano. L’area, già interessata da ritrovamenti nelle settimane scorse, ha rivelato ieri altri 41 ordigni, portando alla luce una pagina di storia nascosta per decenni.
Tra gli oggetti rinvenuti figurano tre lanciarazzi anticarro – un Panzerfaust 30 e due Faustpatrone – e 38 proiettili di grandi dimensioni, tra cui 16 Gewehr Sprenggranate e 22 Grossgewehr Panzergranate. Gli specialisti del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza, con il supporto della Croce Rossa Italiana, hanno lavorato per mettere in sicurezza l’intera area e predisporre la distruzione degli ordigni.
Secondo quanto comunicato dall’Esercito, parte del materiale è già stata distrutta presso una cava nelle vicinanze, mentre le operazioni di brillamento proseguiranno nelle prossime 24 ore. Si ipotizza che il luogo scelto sia la cava di Villalunga di Casalgrande, già utilizzata in ottobre per interventi simili.
Questa scoperta si aggiunge a quella di settembre, quando Maurizio Bezzi, un agricoltore del posto, aveva segnalato il ritrovamento di una cassa contenente 16 ordigni. Durante un’aratura nei campi di famiglia, Bezzi aveva infatti notato strani oggetti metallici emergere dal terreno. Dopo aver compreso la natura pericolosa dei reperti, l’uomo aveva allertato immediatamente i Carabinieri, dando il via a una serie di interventi di bonifica.
Da allora, le operazioni nell’area si sono susseguite senza sosta. Gli esperti, intervenuti già sei volte, hanno individuato un numero crescente di reperti, confermando la presenza di un vasto deposito bellico sepolto. Si tratta del più grande ritrovamento di ordigni degli ultimi anni.