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la replica al gruppo vivere ventasso

Ventasso, l’amministrazione: «Delusi dal modo di fare politica dell’opposizione»

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Riceviamo e pubblichiamo la risposta dell' amministrazione di Ventasso alla lettera pubblicata sul nostro giornale, inviata dal gruppo “Vivere ventasso”

Restiamo profondamente delusi dal modo di fare politica dell’opposizione.

Il gruppo consiliare Vivere Ventasso ancora una volta denigra gratuitamente l’operato dell’attuale amministrazione e di tutto l’apparato tecnico amministrativo.

Accuse e insinuazioni prive di un fondamento oggettivo, che vanno a ledere l'onore e la reputazione dell’ente, senza un'esposizione dei fatti basata su riscontri concreti.

Oltre a proporre in maniera populistica, solo per fare scalpore, temi in modo travisato in modo tale che ai più venga proposta un’immagine distorta dell’ente.

E quello che più spiace è che a farlo sia proprio chi ha amministrato per anni il nostro territorio e che ha fortemente voluto la fusione, con la conseguenza poi di un allontanamento dei cittadini dal comune e dalle istituzioni.

Il “completo disordine organizzativo” cui si fa riferimento deriva da una struttura che non era pronta a fare fronte alla fusione di 4 comuni e al presidio di un territorio così vasto. Una struttura organizzativa tutta da costruire, del tutto sguarnita delle posizioni apicali e da ristabilire, dovendo fare i conti anche con le uscite di personale dovute ai vari pensionamenti.

In questi tre anni di mandato abbiamo quindi riorganizzato i settori e ristabilito la dotazione organica ed è in corso la valutazione sulla valorizzazione ulteriore delle Municipalità.

I temi che periodicamente vengono riproposti sono sempre gli stessi e non sono questioni su cui possa incidere il sindaco: - la chiusura della Casa di Carità, come già più volte ribadito, non dipende dal Comune ma dall’impossibilità, da parte della Parrocchia, di trovare un gestore; l’attività del Pungitopo di Cervarezza è ad oggi sospesa: anche in questo caso, come più volte sottolineato, si tratta di atto dovuto derivante dalla verifica da parte dell’Ausl, che a seguito di sopralluogo ha rilevato irregolarità che ne hanno determinato la sospensione; e la riduzione del numero dei medici di base è stata disposta, anche in questo caso, dall’Ausl.

Allo stesso modo, anche su tutte le altre questioni rilevate, è stato già ampiamente dibattuto sulla stampa in precedenti articoli.

Forse (e spero!) non ci si renda conto delle gravi e infondate accuse riguardanti la gestione di personale, affidamenti e appalti da parte dell’ amministrazione comunale di Ventasso: le insinuazioni circa presunti favoritismi basati su "amicizie" o legami personali sono totalmente prive di riscontro oggettivo e ledono gravemente la reputazione dell'amministrazione e delle persone che ogni giorno lavorano per il comune.

Poi il fatto che “nel campo sportivo di Cervarezza si prevedono in gara determinate forniture poi se ne realizzano altre di minor pregio”: cosac si vuole intendere con questa insinuazione?

Questo non rende giustizia ancora una volta a chi opera all’interno dell’amministrazione, facendo uso delle risorse disponibili per migliorare i servizi e il benessere collettivo.

Tutti gli affidamenti del Comune di Ventasso sono eseguiti in piena conformità alla normativa vigente, in particolare al Codice degli Appalti Pubblici. Ogni assegnazione di lavori o contributi avviene seguendo i criteri di legge e nell’interesse pubblico.

A questo punto ci aspettiamo delle scuse e una rettifica di quanto pubblicato, prima di tutto per ristabilire un confronto civile e costruttivo, nell'interesse della comunità.

4 COMMENTS

  1. La realta’ e’ che malgrado il grande impegno il Sindaco Ferretti ha combinato poco. Molto impegnato per l’eco mostro mangia soldi del Palazzetto ancora in abbandono e il tanto vituperato ufficio tecnico che doveva essere rimodellato e migliorato, e’ ancora li.
    Ps. Non che le amministrazioni prima avessero fatto di piu’.

    • Firma - G.
  2. Il bello della politica, è il potere esprimere le proprie opinioni e i propri punti di vista liberamente.
    Non accettare disaccordi ideologici o di parere, ci riporta a vecchi schemi , ahimè visti nell’anteguerra.
    L’unico modo per imporre le proprie ragioni , in uno stato libero e civile, è quello di fare.
    Io sono convinto che in ogni situazione ci sia sempre una parte di giusto anche laddove il sacco sembri mezzo vuoto.
    Più che riempire il suddetto sacco con delle inutili scuse, sarebbe appropriato, trovare un dialogo costruttivo con la minoranza in modo da attingere non insegnamenti, ma
    di sicuro esperienza.

    • Firma - -L.
  3. Non entro nel merito della discussione o polemica in atto tra il gruppo Vivere Ventasso e l’Amministazione com.le in carica, ma non mi pare irragionevole l’aver richiamato, da parte di quest’ultima, la fusione dei quattro Comuni, fortemente voluta, se ben ricordo, dai partiti di sinistra, o quantomeno dal maggior “azionista” di tale versante politico, un passo che ha portato con sé inevitabili problemi di riorganizzazione, talora abbastanza complessi e comunque non sempre semplici quanto al potervi dare la migliore risposta (vedi ad esempio il ruolo delle Municipalità).

    Su quella avvenuta fusione, di otto anni fa se la memoria non mi tradisce, mi è poi capitato di sentire voci di ripensamento (anche a fronte dei tanti piccoli Comuni che nel Belpaese cercano di mantenere la propria autonomia ed identità), ma ormai bisogna procedere e andare avanti, e a questo riguardo penso che alle difficoltà insite nel menzionato percorso di riorganizzazione si sommino anche quelle di cui stanno soffrendo molti territori appenninici, dalle quali è piuttosto arduo uscir fuori senza l‘aiuto e supporto della Regione (così perlomeno mi sembra).

    Un sostegno che forse non è finora arrivato nella misura occorrente, o attesa, tanto che, prima delle recenti elezioni regionali, nell’ambito delle candidature PD, c’era chi parlava di doversi “procedere con proposte concrete e tangibili”, e della necessità di “investire in modo strategico, non assistenziale, su questa parte del territorio ….”, e di far sì che la montagna possa “tornare ad essere un punto strategico della provincia“, talché, davanti a propositi del genere espressi da un esponente della sinistra, si può pensare che la Regione in qualcosa abbia mancato.

    Nel dopo elezioni regionali, sempre su queste pagine, un articolo che riporta la lettera aperta di una sigla sindacale (rivolta ai sei Consiglieri eletti di terra reggiana), si apre col titolo “Abbiate il coraggio di cambiare”, dal quale si dedurrebbe una discreta dose di insoddisfazione verso l’azione svolta finora dalla Regione, visto che alla stessa si chiede di “cambiare passo”, il che, a sua volta, attenuerebbe di fatto le responsabilità politiche che si vorrebbero assegnare nella fattispecie al livello comunale, quando invece andrebbero forse ripartite in maniera più allargata.

    P.B. 03.12.2024

    • Firma - P.B.