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Denunciato dai Carabinieri moldavo di 33 anni per furto aggravato continuato

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Grazie alle indagini e i complessi accertamenti svolti dai carabinieri di San Polo d’Enza in collaborazione con il nucleo operativo della compagnia di Castelnovo Monti è stato denunciato, per furto aggravato continuato, un moldavo di 33 anni.

Per due mesi l’uomo avrebbe effettuato furti in sei aziende dislocate nel comune di San Polo d’Enza compiendo furti in serie di materiale edile, inverter e batterie per un valore di 120.000 euro.

Il materiale è stato ritrovato all’interno di un capannone preso in locazione dal presunto ladro nel corso di una perquisizione locale eseguita in collaborazione con i militari dell’Arma di Reggio Emilia.

Per questi motivi con l’accusa di furto continuato e aggravato, i Carabinieri di San Polo d’Enza hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, un 33enne moldavo residente nel reggiano.

Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

Le indagini sono state avviate il 12 settembre scorso dopo il primo furto all’interno del parcheggio di un’azienda di San Polo d’Enza dove sono stati infranti i finestrini di 5 furgoni senza sottrarre nulla.

Le telecamere hanno immortalato l’autore, risultato essere solo, con alcuni particolari che poi si sono rivelati utili dall’analisi dei filmati di altre 5 aziende depredate nelle settimane a seguire e sino all’ultimo furto del 16 novembre 2024.

Nel corso degli altri furti i militari sampolesi hanno acquisito ulteriori elementi che, incrociati con i varchi OCR comunali, hanno consentito di individuare l’auto e la targa utilizzata dal presunto ladro.

Le indagini hanno poi condotto i carabinieri fino ad un capannone sito a Reggio Emilia dove i militari hanno poi dato corso all’ispezione.

La refurtiva rinvenuta è stata immediatamente sequestrata e attualmente sono in corso le necessarie operazioni per individuare i legittimi proprietari in favore dei quali si procederà alle successive operazioni di restituzione. Le indagini stanno proseguendo per verificare eventuali complicità di terzi con l’odierno indagato.