Era il 13 dicembre del 1954 quando la bambina Nanda Frassinetti (all’epoca aveva 11 anni) raccontò, a un giornalista del Resto del Carlino, di aver visto uno strano apparecchio con un “omino” dentro.
Nanda, sempre nell’articolo, raccontava che mentre andava a scuola aveva visto, in un campo, uno strano apparecchio di forma cilindrica posato verticalmente ed illuminato da intensa luce. Da un finestrino poi un omino l’aveva lungamente guardata.
Successivamente gli adulti dissero di aver sentito un forte odore di fumo e i proprietari del campo avevano constatato che sul terreno erano rimasti cinque fori di cui uno centrale più profondo riconducibile ad un puntone.
Dopo il post sui social, ieri, da parte di un utente sono arrivate altre segnalazioni. C’è chi ha scritto di aver visto un oggetto non identificato mentre passeggiava con la madre e altri che commentano di aver visto oggetti non identificati in altre zone.
In zona San Giovanni in Querciola e Casina sono stati diversi gli avvistamenti e da più di una persona.
La stessa Pietra di Bismantova ha avuto tanti avvistamenti e rimane nella storia, anche se non si parla di Appennino, l’avvistamento di un oggetto luminoso a Masone nel 1978 che fu fotografato da un carabiniere di pattuglia.
La pattuglia disse di aver notato un oggetto luminoso nel cielo. Era di forma variabile dal triangolare al tondeggiante ed era caratterizzato da una parte superiore di luce rossa intermittente ed abbagliante.
Di testimonianze ce ne sono tantissime e non solo negli ultimi due secoli e non solo nella zona reggiana. A livello nazionale e internazionale ci sono studi e racconti che possono confermare l’esistenza di vite extraterrestri.
A livello internazionale la CIA nascose per decenni la documentazione (ora consultabile) sugli avvistamenti e su tutte le segnalazioni che arrivarono nel secolo scorso. Compreso anche uno strano corpo ritrovato in un campo e mai esibito al pubblico.
Qualche giorno fa il contrammiraglio in pensione della Marina degli Stati Uniti, Tim Gallaudet, ha affermato di aver visto un video di un inspiegabile oggetto volante durante un’esercitazione.
E si potrebbe continuare all’infinito. Il 25 settembre del 2021 a Reggio Emilia ci fu la serata dedicata agli “UFO” (acronimo di Unidentified Flying Object o Unknown Flying Object, ovvero “oggetto volante non identificato”) dove venne aperto un dibattito importante sull’argomento. In questa serata emerse anche come nella storia ci siano tanti riferimenti ad “alieni”.
In tanti si ricordano del simpatico ET (nato dalla collaborazione di Steven Spielberg con Melissa Mathison) che con il lo “E.T. L’extraterrestre” aprirono la strada del mondo alieno anche alla cinematografia.
Le testimonianze comunque tantissime anche nella storia sia recente che meno recente. Se si vuole andare nel 1400 (per fare un esempio) si potrebbe guardare il quadro attribuito a Sebastiano Mainardo o a Jacopo del Sellaio “Madonna con Bambino e San Giovannino” che si trova nei musei di Palazzo Vecchio a Firenze ed è stata soprannominata “Madonna dell’UFO”.
E tanto altro ancora potrebbe essere detto, scritto, letto e guardato in una storia che prima dell’avvento di internet ha lasciato tante testimonianze.