Home Cronaca Addio al partigiano Willi
Il cordoglio

Addio al partigiano Willi

1734
1

È morto Giacomo Notari, ex comunista della resistenza e ultimo presidente partigiano dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia). Il 6 dicembre avrebbe compiuto 97 anni. Figura simbolo della Resistenza sull'Appennino reggiano, Notari aveva scelto giovanissimo di combattere per la libertà, arruolandosi a soli 17 anni nella 145^ Brigata Garibaldi 'Franco Casoli' con il nome di battaglia 'Willi'. Nato il 6 dicembre 1927 a Marmoreto di Busana, in una famiglia di umili contadini, era stato profondamente segnato dagli orrori della guerra, che lo spinsero a opporsi al fascismo.

Durante la Resistenza operò insieme ai suoi compagni tra Ligonchio, Busana e Cervarezza, contribuendo a sabotaggi strategici e partecipando alla difesa della centrale idroelettrica di Ligonchio, uno degli ultimi grandi scontri della Liberazione avvenuto tra il 10 e il 14 aprile 1945. Circa un mese prima, sempre in battaglia, perse il fratello maggiore Giuseppe.

Conclusa la guerra, Giacomo dedicò la sua vita alla ricostruzione sociale e politica del territorio, aderendo al Partito Comunista Italiano e alternando il lavoro nei campi all’impegno pubblico. Fu consigliere comunale a Busana, assessore provinciale e sindaco di Ligonchio per oltre un decennio, lasciando un’impronta indelebile nell’amministrazione locale. La sua esperienza lo portò anche a ruoli di rilievo nella Comunità Montana dell’Appennino Reggiano e nell’Azienda Regionale Foreste.

Dal 2002 fino al termine del servizio come presidente provinciale dell’ANPI di Reggio Emilia, Notari ha lavorato instancabilmente per tramandare la memoria della Resistenza alle nuove generazioni.

I funerali di Giacomo Notari si terranno in forma civile venerdì 29 novembre. Il corteo funebre partirà alle 9:15 dalla Casa Funeraria Mammi, in via Macchiusa 15/1 a Castelnovo ne’ Monti, per dirigersi al cimitero di Coviolo, a Reggio Emilia, dove alle 10:30 è previsto un corteo verso l’area di commiato interna.

La camera ardente è stata allestita presso la Casa Funeraria Mammi, aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 18:30.

Per volontà della famiglia, si invitano amici e conoscenti a non inviare fiori, ma a devolvere eventuali donazioni all’Associazione Italiana “Amici di Neve Shalom Wahat Al-Salam” (IBAN: IT46X0306909606100000120867), impegnata nella promozione della pace tra israeliani e palestinesi.

Il ricordo dell'Anpi Reggio Emilia

Salutiamo Giacomo Notari, il partigiano Willi, il presidente provinciale Anpi dal 2002 al 2016.
Abbiamo appreso ora della scomparsa di Giacomo, che ci colpisce profondamente e ci addolora. Ha vissuto pienamente fino ad ora, continuando il suo impegno e la sua militanza per i valori della resistenza e per il bene collettivo. Nel corso degli anni recenti abbiamo avuto la possibilità continuare a raccogliere da lui consigli preziosi e lo stimolo a proseguire al meglio il nostro lavoro di salvaguardia della memoria della resistenza, della democrazia e della Costituzione.
In questo momento vogliamo esprimere la nostra calda vicinanza a Elsa, Marina e Simonetta, a tutti i famigliari, alla comunità di Marmoreto e di Busana ed alle persone che lo hanno caro.
A Giacomo, come a molti ragazzi della sua età, è stata rubata l’infanzia. Perde la madre a quattro anni e fin da piccolo lavora con il fratello e con il padre per sopravvivere fino a quando, nemmeno sedicenne, segue l’esempio del fratello e dello zio ed entra nella Resistenza.

Sia il fratello che lo zio perderanno la vita durante la Resistenza.
Dopo svariate azioni di supporto ai partigiani combattenti in montagna, nel ’44, viene ammesso alla 145^ Brigata Garibaldi col nome di battaglia Willi. Tra le tante azioni cui prende parte, ricordiamo la difesa della centrale idroelettrica di Ligonchio per salvaguardare il funzionamento di ospedali, fabbriche, treni. Il 25 aprile 1945 Willi ed altri compagni non sono a Reggio a festeggiare la Liberazione, ma alla Colonia di Busana, dove arrestano una decina di tedeschi che volevano arrendersi. “Abbiamo trattato bene i prigionieri, perché spesso erano ragazzi come noi, mandati in guerra a morire”, dice Giacomo durante una intervista.
Dopo la guerra continua il suo impegno: entra nel PCI e diventa prima consigliere comunale di Busana, poi assessore provinciale, sindaco di Ligonchio ed infine presidente provinciale dell’Anpi.
Abbiamo sempre potuto contare sui tuoi consigli, la tua presenza, il tuo supporto. Ne faremo tesoro.
Grazie, Giacomo.

Il ricordo dei comunisti reggiani: «Ciao Giacomo da Marmoreto, un comunista nella Resistenza, partigiano per tutta la vita»

È stato l'ultimo presidente partigiano dell' Anpi, avrebbe compiuto 97 anni il prossimo 6 dicembre.

"Sono nato che faceva freddo", un lontano 6 dicembre del secolo scorso, così scrive nella sua biografia Giacomo Notari, Giacomo da Marmoreto come gli è sempre piaciuto presentarsi agli amici. Orfano della madre quando ancora non aveva 5 anni e per la quale ha sempre avuto pensieri speciali, nei momenti di pausa dagli impegni quotidiani, come racconta, sdraiandosi d'estate al fresco dell'ombra dei grandi castagni della "sua" montagna nell'alta valle del Secchia.

A 17 anni Giacomo diventa partigiano della 145^ Brigata Garibaldi Franco Casoli, col nome di battaglia Willy, seguendo il fratello Giuseppe, di un anno più anziano, che cadrà in combattimento l'11 marzo 1945 e partecipando fino agli ultimi drammatici giorni, alla decisiva difesa della centrale idroelettrica di Ligonchio che i tedeschi avrebbero voluto distruggere.

Gli ideali del lavoro e della giustizia sociale, che vedeva incarnati e che propugnavano i grandi partigiani come Carretti e Salvarani, saranno decisivi nella sua scelta di aderire al Partito Comunista già durante la Resistenza e così sarà per tutto il resto della sua vita. Nel 1970 diventa sindaco di Ligonchio per 13 anni e per la "sua" montagna sarà sempre costante la ricerca delle migliori condizioni per il suo sviluppo e per il progresso sociale dei suoi concittadini, questo anche negli anni del nuovo millennio, quando, non più politico ma semplice montanaro, amaramente ne ravvisava lo spopolamento e il progressivo impoverimento.

"Riassumere" Giacomo con poche righe è però impossibile, chi lo conosce lo sa, l'onestà e la straordinaria levatura morale sono certamente il tratto distintivo di tutta la sua vita. Misurato nei gesti e nelle parole, sempre pensate e mai abusate, un comunista nella Resistenza e un partigiano nella vita, "gramscianamente" fino ai giorni nostri. Giacomo sarà poi presidente dell'Anpi per ben 14 anni, succedendo proprio a Giuseppe Caretti, che lo volle come suo successore, sostenuto da figure di partigiani memorabili come Aldo Salvarani, come il Chico Peppino Catellani e per volontà anche dell'indimenticabile Maria Cervi.

Ed in questo ultimo impegno politico che lo ha visto protagonista, fu tra i principali sostenitori e fautori dell'apertura statutaria nell'Anpi per le generazioni che non avevano preso parte alla Lotta di Liberazione, a dimostrazione di lungimiranza e di intelligenza che sa guardare lontano. Resterà indelebile l'indefessa volontà di costruire un asilo per bambini in Palestina, cosa che avverrà nel 2010 a Seilat, dove verrà inaugurata la struttura che prenderà il nome del suo predecessore Giuseppe Carretti.

Un partigiano non va mai in congedo e questo è stato Giacomo, continuando a testimoniare ai ragazzini nelle scuole i valori della Costituzione e della Resistenza per i quali ha lottato tutta la vita, fino a che la salute glielo ha permesso.

Ciao Giacomo da Marmoreto, un comunista nella Resistenza, partigiano per tutta la vita.

Il ricordo di Ornella Coli

E così, alla fine anche Giacomo se n'è andato. Aveva 97 anni e una vita alle spalle ben spesa.
Era solo un ragazzino infatti quando - insieme a molti altri - dovette scegliere da che parte stare. Fu per questo che diventò un giovane partigiano, con in mente un ideale.
Poi la guerra finisce, ma la sua partecipazione alla vita pubblica è solo all'inizio. Anni di lotte e di lavoro a testa bassa, mettendo sempre al centro i suoi concittadini. È stato negli anni un'importante figura di riferimento. Credeva in un mondo migliore. Ha lavorato per questo. Oggi ci lascia purtroppo un altro grande vecchio di Marmoreto. Ciao Giacomo, quando li vedi, saluta per me i miei genitori e mia sorella.

Il ricordo di Claudio Bucci

Eravamo un tempo in partiti diversi. Poi ci siamo ritrovati, assieme, nel Partito Democratico.

Sia prima che dopo è sempre emersa, nelle occasioni di confronto, una particolare sensibilità di Giacomo all'ascolto, allo scambio pacato di idee e soprattutto uno sconfinato amore per il nostro territorio.

Il ricordo di Paolo Bargiacchi

La scomparsa di Giacomo Notari è motivo di viva sofferenza per i suoi famigliari, per me, per tutti coloro che lo hanno conosciuto ed apprezzato nell'esercizio delle funzioni pubbliche che è stato chiamato a svolgere nel corso della sua vita e nell'interesse della collettività comunale e provinciale.

Per me personalmente è stato un amico, un compagno, un fratello
maggiore, un punto di riferimento, un maestro di condotta per
l'esercizio dell'attività pubblica nella quale si è distinto per la
tempestiva e accurata presenza sui problemi e per la puntuale
indicazione delle soluzioni.

La nostra montagna ha ravvisato in lui, prima Partigiano,  dopo
sindacalista, cooperatore, poi Sindaco, poi Presidente Provinciale ANPI e sempre membro attivo del gruppo dirigente della zona, una figura presente ed essenziale per la rinascita della coscienza civile della nostra gente e per lo sviluppo di questo territorio montano, come uscito dagli anni bui della guerra.

Me lo sono sentito vicino e "partecipe", insieme al suo coetaneo e
compianto Giuseppe Battistessa, in tutta la mia esperienza politica come collega nel ruolo di Sindaco, di Consigliere provinciale (sia pure in anni diversi), di Amministratore della Comunità Montana.

Giacomo Notari è mancato a me e alla montagna tutta, ma non potrà essere dimenticato da chi, come me e come tantissimi altri, ha avuto occasione di conoscerlo e di apprenderne la profonda umanità e l'incrollabile fede negli ideali che lo hanno accompagnato nelle appassionate, convinte e fervide frequentazioni avute con Lui.

Un abbraccio tenero, fraterno e soprattutto grato ai suoi amatissimi familiari, la moglie Elsa, le figlie Marina e Simonetta, gli adorati nipoti!

Un doveroso saluto e un grande senso di vicinanza alle comunità di Marmoreto, Ligonchio, Ventasso, della Montagna e della Provincia insieme, ovviamente, alla "sua" ANPI.

Il Cordoglio del presidente ALPI APC RE, Elio Ivo Sassi

Un protagonista della resistenza, un uomo limpido dalla forte carica morale.
Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Giacomo Notari e, a nome mio e
dell ‘ ALPI APC RE , porgo le più vive condoglianze ai suoi famigliari e ai partigiani dell’ANPI , di cui è stato ottimo presidente, insieme a tutti gli altri partigiani che con lui hanno combattuto.
L’ho conosciuto, nei vari appuntamenti che ricordavano gli avvenimenti accaduti durante la resistenza, nella nostra montagna, uomo limpido, con una carica morale molto forte, con una fede profonda nei valori della Resistenza, ha saputo dare nuovo impegno in anni recenti, coinvolgendo le giovani generazioni, nel portare avanti gli ideali nati dalla resistenza, in difesa della nostra Costituzione e dei suoi principi fondamentali.

1 COMMENT

  1. Vorrei unirmi a quanti hanno espresso il loro cordoglio per la scomparsa di Giacomo Notari. Ricordo la sua lucidità nel valutare la situazione politica e la profondità delle sue analisi frutto di uno sguardo sempre proiettato al futuro. Le occasioni di confronto che abbiamo avuto, che riguardassero la Resistenza e la vita dell’ANPI oppure questioni politiche locali e regionali, sono sempre state per me preziose nel darmi solidi punti di riferimento. Per questo sono grato e lo ricordo con affetto.

    • Firma - Yuri Torri