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del Coordinamento Donne Spi e la Camera del Lavoro di Castelnovo

La campagna di comunicazione contro la violenza sulle donne in montagna

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Il Coordinamento Donne Spi zona montana e la Camera del Lavoro di Castelnovo ne' Monti hanno promosso quest'anno, in occasione del 25 novembre e per i mesi successivi, una campagna di comunicazione territoriale per l'eliminazione della violenza maschile contro le donne, realizzata dall'associazione Maschile Plurale e adottata da Spi CGIL - Coordinamento donne e Cgil di zona.

Una serie di manifesti con slogan sono stati affissi nei diversi comuni del territorio della montagna (nelle sedi pubbliche, scuole, Camere del Lavoro, ...), allo scopo di evidenziare in ambito pubblico stereotipi e pregiudizi nei linguaggi e nei contesti più diffusi (scuola, palestra, lavoro, per strada... ecc.) mettendo in luce convinzioni e credenze radicate nelle pratiche della vita quotidiana.

«La campagna esce con il patrocinio del Comune di Castelnovo  - affermano dal coordinamento - ed è stata affissa nelle sedi pubbliche (Comune, biblioteca , Teatro Bismantova; Istituto musicale Merulo, palestre, la sede della nostra Camera del Lavoro e negli istituti scolastici superiori dal Cattaneo al Mandela, allo scopo non solo di sensibilizzare e creare più occasioni per disarmare e neutralizzare una cultura patriarcale ancora purtroppo radicata e resistente che s'insinua costante nei luoghi di vita, nelle relazioni domestiche come nei luoghi di lavoro e persino nelle Istituzioni».

E aggiungono: «Tutto ciò per sconfessare che nessuna legge (tantomeno quella del '75 relativa al nuovo Diritto di famiglia, citata recentemente dal Ministro Valditara) ha potuto sventare nel tempo atteggiamenti e pratiche violente che hanno purtroppo radici lontane nei contesti privati e pubblici».

«Contiamo di continuare questo percorso insieme all'Associazione Maschile Plurale – concludono -  lavorando a livello formativo e comunicativo con gli studenti degli Istituti superiori per rafforzare insieme agli insegnanti atteggiamenti di presa di coscienza e consapevolezza su questo obiettivo di civiltà nei contesti quotidiani e concreti anche nel nostro territorio montano».