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28 anni della sua giovinezza sacerdotale a Felina

Il ricordo di Don Giorgio Vellani

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Dòngio, ovvero don Giorgio Vellani, è de­ceduto il 4 ottobre scorso presso la Casa Famiglia “Auxilium Christiano­rum” di Scandiano, dove, fattesi problematiche le sue condizioni di salute, era ospite da alcuni anni.

Ricordarlo con quel so­prannome ha un solo si­gnificato: dire dell’affetto, dell’amicizia e della gra­titudine di cui ha goduto in Felina fin dal suo arri­vo, nel 1972 e ancor dopo dell’anno 2000 quando il vescovo monsignor Ca­prioli lo impegnava nella “pieve” di Scandiano dove poi è rimasto fino alla morte.

Era stato inviato a Felina dal vescovo al compimento dei trentacinque anni, a undi­ci dall’ordinazione sacerdotale avvenuta il 29 giugno 1961, dopo varie esperienze pastorali quale collaboratore dei parroci di San Sisto di Poviglio (1961-1962), Roncolo (1962-1965) e Rivalta (1965-1972).

Era persona molto buona e, probabilmente, negli anni di Rivalta qualcuno aveva appro­fittato della sua semplicità e generosità.

A Felina lo attendeva la collaborazione in par­rocchia e in “Casa Nostra”. Non mancarono i Felinesi di notare subito questo giovane prete che si dedicava spontaneamente an­che ai servizi più semplici, come la pulizia della chiesa e degli stessi cortili; dal sorriso accogliente verso tutti. E con una marcata impronta sportiva che, al momento opportuno, sa­peva trasferirsi dai campi di calcio a quelli dello spi­rito.

Aveva una leggera bal­buzie che, se dapprima poteva attribuirsi al com­prensibile disagio di un ambiente ancor tutto da scoprire, scomparsa dopo un anno diventava la testi­monianza di un ambiente in cui aveva trovato il suo star bene, accolto e valo­rizzato per le sue indub­bie capacità.

Tanto che, nel 1972, veniva nomina­to parroco di Vallisnera e Valbona che, immancabilmente, raggiunge­va in auto tutti i sabati e le domeniche e ogni qualvolta fosse stata richiesta la sua presen­za di pastore.

Don Zanni gli era maestro di pastorale e gui­da sicuramente non facile, ma sicura. Resta­va residente a Felina dove, dal 1972, se ne era andato don Brenno Zecchetti e, l’anno prima, don Domenico Orlandini. Una ca­nonica movimentata che, per don Giorgio diventa occasione di nuove conoscenze e nuove amicizie.

Nel 1978 veniva trasferito alle parrocchie di Morsiano e Novellano, sempre con base a Felina. Molti giovani felinesi erano preoc­cupati che non gli accadesse qualche inci­dente, in inverni pieni di neve e di ghiaccio e lo accompagnavano volentieri nei viaggi più rischiosi. Il Consiglio Pastorale di Feli­ na discusse a lungo, una sera, come potergli donare una Panda 4x4.

Ma anche a Felina, con l’aggravarsi della malattia di don Zanni, i suoi impegni si face­vano sempre più gravosi. Morto don Zanni il 23 gennaio 1990, egli ne dovette sostenere l’eredità pastorale, pur sotto la responsabili­tà di don Walter Aldini e l’aiuto degli educa­tori di “Casa Nostra”.

Il nuovo parroco di Felina, don Pierlui­gi Ghirelli, gli dimostrò subito la massima accoglienza tenendolo con sé in canonica, fruendo del suo aiuto ma anche aiutandolo quanto poteva nei suoi nuovi incarichi par­rocchiali di Gova e Santo Stefano di Pineto.

Il 20 novembre 2011 ritornava a Felina per celebravi, tra amici che mai lo avevano di­menticato, la santa messa solenne del 50° di ordinazione sacerdotale.

Era una domeni­ca di sole, magnifica non solo per il tepore dell’aria, ma soprattutto per il calore dell’a­micizia, della riconoscenza e della grati­tudine perché nessuno aveva dimenticato (e neppur oggi lo dimentica) che a Felina Dòngio aveva donato ventotto anni della sua “meglio gioventù”.

(Dal Bollettino di Felina nr. 49)