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Giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne: una piaga per la società

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Domani, 25 novembre, ricorre la Giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne, un anniversario che vuole sensibilizzare l’opinione pubblica su questa piaga sociale e culturale, drammaticamente attuale.

Negli ultimi cinque anni, sul territorio reggiano, sono quasi triplicate le aggressioni e le denunce di donne nei confronti di uomini. Un dato allarmante che viene confermato dagli accessi ai pronto soccorso, dagli interventi delle forze dell’ordine e dalle associazioni.

GLI APPUNTAMENTI SUL TERRITORIO

Si parte con il progetto “Impara l’arte”. Nel corso del biennio 2023-2024 il Comune di Reggio Emilia ha coordinato il progetto ‘Impara l’Arte. Azioni di prevenzione e formazione sulla violenza maschile sulle donne’, realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. Il progetto vede il coinvolgimento di numerosi partner: Provincia, Comune di Baiso, Comune di Casina, Unione montana (che raccoglie i Comuni di Carpineti, Casina, Castelnovo Monti, Toano, Ventasso, Vetto, Villa Minozzo), l’Associazione Nondasola-Centro antiviolenza-Casa della donna, l’Ufficio scolastico provinciale, Unimore, Liceo artistico Chierici, Fondazione i Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Palazzo Magnani, Associazione Casa d’Altri, Consorzio Oscar Romero, La Polveriera.

La campagna di sensibilizzazione realizzata da Toccafondo viene esposta in città lungo gli spazi di affissione cittadina, in via Matteotti riproducendo una mostra open air che rende omaggio ai volti di donne in un tripudio di colori, in piazza Prampolini con l’esposizione di vele di 3 metri e lungo la più raccolta via della Croce Bianca.

I disegni realizzati dai ragazzi e dalle ragazze delle scuole coinvolte nel progetto verranno esposti presso gli spazi de’ La Polveriera, in via Terrachini 18, lunedì 25 novembre, dalle ore 11,30.

Nei laboratori i ragazzi e le ragazze hanno condiviso riflessioni sulle relazioni affettive e d’intimità ruotando attorno ai concetti di potere, parità, rispetto, disparità per poi racchiudere gli stimoli emersi in grafiche, disegni, collage avvalendosi della presenza e dell’esperienza artistica di Toccafondo. Le attività di prevenzione hanno l’obiettivo contribuire a cambiare i paradigmi culturali, offrendo prospettive diverse, nuove consapevolezze e soprattutto gli strumenti di lettura delle dinamiche che sottendono la violenza attraverso l’individuazione dei ‘campanelli d’allarme’. Le scuole coinvolte nei laboratori sono il Liceo artisitico Cheirici, l’Istituto Galvani-Iodi, il Liceo Matilde di Canossa, l’Istituto comprensivo Gregori di Carpineti e Casina, l’Istituto comprensivo Toschi di Baiso–Viano.

Vetrine bibliografiche: da lunedì 25 novembre per tutta la settimana, al piano terra della biblioteca Panizzi sarà allestita una vetrina tematica, in versione fisica e online, dove verranno esposti libri e film a tema posseduti dalla biblioteca Panizzi e dal sistema bibliotecario reggiano, tutti accessibili al prestito. A corredo dell’iniziativa bibliografia e filmografia sono in distribuzione agli utenti o scaricabili dal sito www.bibliotecapanizzi.it-Libri e “Film consigliati-Scelti per te”. Analoghe vetrine tematiche saranno promosse nelle biblioteche comunali decentrate.

Illuminazione ponti di Calatrava: dal 19 al 25 novembre, i ponti di Calatrava a Reggio Emilia verranno illuminati di rosso come simbolo di sensibilizzazione e di lotta alla violenza maschile contro le donne. La Provincia di Reggio Emilia anche quest’anno promuove sul sito istituzionale www.provincia.re.it una pagina web in cui raccoglie tutte le azioni realizzate sul tema da tutti gli Enti e le associazioni per valorizzarne lo sforzo corale di contrasto al fenomeno. Inoltre, la facciata di Palazzo Allende, sede della Provincia, si illuminerà di rosso magenta a partire dalle ore 17 del 25 novembre 2024.

Il lavoro di Rete e del tavolo antiviolenza:  alle attività realizzate in occasione del 25 novembre si affianca il continuo lavoro del Tavolo interistituzionale di contrasto alla violenza maschile contro le donne: una Rete di sostegno e di accompagnamento alla libertà ed all’autonomia di ogni donna, promossa dal Comune di Reggio Emilia a partire dal 2006 che offre risposte concrete, accoglienza e ascolto attivo nei confronti di tutte le donne che vogliono uscire dalla violenza. Il Tavolo – composto da Comune di Reggio Emilia, Prefettura, Tribunale, Procura della Repubblica, Questura, Comando provinciale dei Carabinieri, Azienda Unità sanitaria locale, Ufficio Scolastico provinciale, Ordine degli avvocati, Forum Donne giuriste, Associazione Nondasola, Provincia, Consigliera di parità provinciale – ogni anno risponde ad un monitoraggio su base quantitativa attraverso la rilevazione di dati e promuovendo azioni concrete in un’ottica di rete, affinché le donne che vivono situazioni di violenza, trovino risposte appropriate ed efficaci.

Il programma, promosso dalla rete dei soggetti aderenti al Tavolo interistituzionale contro la violenza di genere e dalle associazioni del territorio, è consultabile sul sito https://eventi.comune.re.it/eventi/rassegna/365-donna/

EVENTI IN CITTA’ E PROVINCIA

Domenica 24 novembre

  • Montecchio Emilia: dalle 12:30, al Circolo Marabù, si svolgerà un pranzo di solidarietà a favore delle donne curde. Per prenotazioni, chiamare il numero 333.4728784.
  • Rolo: alle 16:30, presso la Sala Jolly, appuntamento con Il Salotto dell’Arte: poesie di Renzo Giannocolo, disegni di Agu e musiche di Vanni.

Lunedì 25 novembre

  • Reggio Emilia: alle 18:00presidio in piazza Prampolini, organizzato in collaborazione con CGIL, Spazio Donna, Nondasola, Non una di meno e Collettivo Matilde.
  • Poviglio: alle 17:30, fiaccolata da piazza Umberto I, seguita dalla proiezione del film di Paola CortellesiC’è ancora domani, presso il Kaleidos.
  • Castellarano: alle 18:30, inaugurazione della mostra Come eri vestita presso il centro culturale. La mostra associa storie di abusi agli abiti esposti, ricreando fedelmente gli indumenti indossati dalle vittime al momento delle violenze.

Mercoledì 27 novembre

  • Campagnola Emilia: alle 20:30, nella Sala Rodari, incontro sull’importanza degli screening gratuiti nella Regione Emilia-Romagna per la prevenzione dei tumori. Interverranno i medici dell’Ausl del distretto.

Domenica 1 dicembre

  • Fabbrico: alle 15:30, presso la Sala Civica, evento Incontro tra poesia, disegno e musica, con Renzo GiannocoloEmanuele Pantaleoni e Vanni Cigarini.

Giovedì 5 dicembre

  • Reggio Emilia: alle 15:00, alla Camera del Lavoro di via Roma, incontro pubblico sul tema Donne. Diritti negati e voci di resistenza globale. Interverranno:
    • Shakiba dall’Afghanistan,
    • Mahi Ghavami dall’Iran,
    • Gulala Sali dell’Unione Donne Italo-Kurde.

Iniziative continuative

  • Castelnovo ne’ Monti: il comune, in collaborazione con l’Associazione Maschile Plurale, avvierà una campagna di sensibilizzazione con affissioni e vetrofanie su tutto il territorio contro la violenza maschile sulle donne.

 

DATI RELATIVI ALL’ANNO 2023

LA SITUAZIONE LOCALE. VIOLENZA SULLE DONNE A REGGIO EMILIA

I dati qui riportati si riferiscono alla situazione del territorio e intendono delineare quanto accaduto nel corso del 2023, da un punto di vista numerico-quantitativo. Per alcuni casi è stato possibile inserire, per fare un raffronto, alcuni dati del 2024.

Centro antiviolenza – Casa delle Donne – Associazione Nondasola

Nel 2023 dal Centro antiviolenza – Casa delle Donne, gestita dall’Associazione Nondasola, sono state accolte 382 donne (a fronte delle 343 accolte nel 2022). Quasi il 70% sono cittadine italiane, la fascia di età prevalente è quella compresa tra i 30 e i 49 anni. Inoltre, sono state 69 le giovani tra i 18 e i 29 che hanno cercato aiuto, mentre sono 8 le donne con più di 70 anni che si sono rivolte al Centro.

Tra queste, 190 donne hanno figli minorenni, 112 figli maggiorenni e 10 una gravidanza in corso.

La maggioranza delle violenze subite è di tipo psicologico: 360 casi. Sono 245 i casi di violenza fisica. Alto il numero delle donne che hanno subito violenze multiple: 245. Sono 139 le donne che hanno subito violenza economica.

In prevalenza chi agisce violenza ha legami affettivi con la donna: in 282 casi si tratta dell’attuale partner convivente, fidanzato o coniuge. In 26 casi è il partner precedente. Gli attori di violenza sono in prevalenza cittadini italiani, in una fascia d’età prevalente compresa tra i 30 e i 59 anni.

Le donne che si sono rivolte al Centro antiviolenza raccontano di avere fatto accesso anche ad altri punti della Rete per trovare supporto, ed in particolare alle Forze dell’ordine (122 casi), al Servizio sociale (67 casi), al Pronto soccorso (53 casi) e ad avvocati (44 casi). Dai dati raccolti risulta che solo 102 donne hanno sporto denuncia.

Questura

Gli interventi di contrasto alla violenza domestica effettuati dalla Questura di Reggio Emilia nel 2023 hanno portato all’emissione di 37 decreti di ammonimento.

Nel 2024, al 12 novembre, sono stati emessi 16 decreti di ammonimento per violenza domestica. I reati registrati in materia di maltrattamento sono 51 (art.572 del C.p.), 18 quelli per violenza sessuale (Art.609 bis C.p.) e 35 per stalking (Art.612 bis C.p.).

Le ordinanze di custodia cautelare emesse per maltrattamento sono state 2, altrettante (2) per violenza sessuale e 1 per stalking; mentre si contano un arresto domiciliare per maltrattamento e 4 per stalking.

Comune di Reggio Emilia – Poli territoriali dei Servizi sociali

Le donne – seguite nel corso del 2023 dal Servizio sociale del Comune di Reggio Emilia attraverso i Poli territoriali – che hanno dichiarato di aver subito violenza da parte di un uomo sono state 257, dato in aumento rispetto al 2022, quando furono 248.

Di queste quasi il 90% ha dichiarato che l’autore delle violenze è l’attuale partner (coniuge, fidanzato o convivente); più del 7% un partner precedente; quasi il 3% un famigliare e solo l’1,2% dichiara che l’autore non è stato né il partner attuale, né il precedente, né un famigliare. La fascia di età prevalente degli uomini autori di violenza va dai 30 ai 49 anni.

Le donne accolte dai Servizi sociali sono sia italiane sia immigrate e quasi tutte hanno figli minorenni; solo una piccola percentuale di esse non ha figli, anche se si tratta di un numero in lento e costante aumento. La violenza registrata con maggiore frequenza è quella fisica e, a seguire in percentuale minore, ma non meno rilevante, la violenza di tipo psicologico, la violenza economica e quella multipla. Le donne che si sono rivolte ai Servizi sociali, in eguale misura hanno preso precedentemente contatti con altri punti della Rete tra cui soprattutto Centro antiviolenza, Pronto soccorso, Forze dell’ordine.

Pronto soccorso

Nel 2023 le donne che si sono rivolte al Pronto soccorso per situazioni di violenza sono state 294 (furono 257 nel 2022). Delle 294 violenze, 18 sono violenze sessuali ma la quasi totalità delle donne accolte ha subito violenza multipla, ovvero, sia psicologica che fisica. Nella maggior parte dei casi gli autori sono partner o ex partner, uomini con cui hanno avuto o hanno ancora una relazione affettiva.

Le fasce d’età più colpite sono 40-49 anni (91 donne) e a seguire donne tra 30 e i 39 (70 donne) e donne tra i 18 e i 29 anni (60 casi). Non mancano accessi al Pronto soccorso di donne con più di 70 anni (11 casi). Le donne che hanno subito violenza sono in prevalenza di nazionalità italiana. La maggior parte delle violenze dichiarate ha avuto una durata dai 2 ai 5 anni. Le vittime riferiscono di avere precedentemente fatto accesso ad altri punti della Rete, tra cui Forze dell’ordine e Centro antiviolenza.

Consultorio famigliare

Sono stati i 15 casi di violenza seguiti dal Consultorio nel 2023, a fronte degli 8 rilevati nel 2022. La maggioranza riguarda donne tra i 30 e i 39 anni di origine non italiana. In due casi le persone hanno un titolo di studio superiore al diploma. L’autore della violenza è generalmente il partner attuale o precedente. In soli due casi le vittime hanno sporto denuncia. Emerge la prevalenza di violenza fisica e psicologica.

Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Reggio Emilia

Nel 2023 le domande iscritte e accolte relative alla richiesta di ammissione al patrocinio a spese dello Stato in materia di diritto di famiglia sono state un totale di 228 (a fronte delle 294 arrivate nel 2022).

In merito al diritto di famiglia: 37 casi di richiesta per affidamento e mantenimento dei minori; 57 casi di separazione giudiziale, 7 casi di separazione consensuale; 8 casi di richiesta di revisione delle condizioni di divorzio e un caso di revisione di separazione; 36 ricorsi di divorzio; 2 casi di difesa del minore nell’ambito di un procedimento di separazione giudiziale; 4 casi di ricorso per riconoscimento/disconoscimento della paternità.

Si registra una diminuzione delle domande in materia di diritto di famiglia, separazioni, divorzi che potrebbe essere relativa ad un miglioramento delle condizioni economiche o, al contrario, ad una tendenza a rinunciare a far valere in giudizio i propri diritti, e quindi a non ricorrere allo strumento di tutela giudiziaria se si è poveri, o comunque al di sotto della soglia di reddito per la quale si potrebbe accedere al gratuito patrocinio (i cui limiti sono passati da 11.734,93 euro a 12.838 euro per reddito annuo).

I dati confermano che non solo la violenza fisica e psicologica, ma anche la questione economica può indurre a rinunciare a far valere i propri diritti, nelle persone che non possono pagare un difensore.

Si inserisce una novità nella richiesta di patrocinio a spese dello Stato a difesa del minore nell’ambito di un procedimento di separazione: il difensore degli interessi del minore, che si inserisce nella conflittualità di una separazione personale giudiziale tra coniugi.

Forum Donne giuriste

Gli ordini di protezione, richiesti autonomamente, nel 2023 sono stati 6, tutti presentati da donne (3 italiane e 3 di origine straniera) nei confronti di partner o ex partner: 4 italiani e 2 stranieri. Dei 6 ricorsi, 4 sono stati accolti e 2 estinti, nessuno rigettato.

Nel 2024, al 14 novembre, i dati sono in crescita, con 8 ordini di protezione, richiesti da donne (6 italiane e 2 di origine non italiana) nei confronti di partner o ex partner (5 italiani e 3 di origine straniera). Attualmente rispetto agli 8 ricorsi, 6 sono stati accolti e 2 sono in corso di valutazione.