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LA LETTERA

Elezioni regionali: c’è un dato “montanaro” che pare uscito di scena

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Riceviamo e pubblichiamo
Esultano, comprensibilmente, le forze politiche premiate dalle  recenti elezioni tenutesi per il rinnovo della nostra Assemblea regionale  (anche se si dovrebbe forse parlare al singolare, o quasi, visto che un partito della sinistra ha guadagnato, da solo, la maggioranza dei seggi consiliari), ma se andiamo ad osservare la mappa del voto consegnataci dagli organi di stampa, ne emerge un dato che, a meno di mie sviste,  pare  essere sfuggito alle componenti montane di dette forze politiche, oppure ritenuto poco o niente significativo  (come se  il dato in questione fosse giustappunto uscito di scena).
Da tale mappa si evincerebbe infatti che un’ampia porzione dei territori montani (segnatamente quelli di maggiore altitudine, in una coi cosiddetti di “crinale”) ha visto prevalere la coalizione di centrodestra, specie nelle province emiliane, tra cui la nostra, con una eccezione nella quale si è peraltro rasentato il pareggio, e le ragioni di siffatto  risultato possono ovviamente essere  di molteplice e svariata  natura, ma non possiamo escludere che  vi figuri anche lo scontento o insoddisfazione verso le politiche “montane” fin qui condotte dalla Regione (o che la stessa ha semmai mancato di fare)
A questo proposito ognuno di noi può naturalmente avere la propria opinione, anche parecchio distante  rispetto all’ipotesi cui appena sopra ho fatto cenno, ma in ogni caso mi parrebbe un dato meritevole di considerazione, e comunque non trascurabile, talché mi sarei aspettato una qualche parola in merito da parte di qualcuno degli esponenti  politici che a livello locale rappresentano, quanto a partito,  i decisori politici regionali, parole che invece non ho udito, sempre salvo mie sviste (a questo punto non resterebbe dunque che augurarsi che il dato in discorso giunga a trovare attenzione presso i decisori regionali).
P.B.

4 COMMENTS

  1. Faccio sommessamente notare che in tutta la provincia di Reggio Emilia il centro destra ha prevalso in soli tre comuni: Ventasso, Toano e Vetto. In tutti gli altri comuni, inclusi quelli montani come Villa Minozzo, Castelnovo Monti, Carpineti e Casina, ha invece prevalso il centro sinistra. Se le considerazioni di P.B. possono avere un fondamento per quanto riguarda altre province emiliane, altrettanto sembra non potersi dire riguardo alla nostra.

    • Firma - Andrea
  2. Dai dati che mi risultano essere ufficiali, fra i nostri Comuni citati da Andrea, dove ha prevalso il centrosinistra, il Capoluogo montano ha visto un 50,13% rispetto a 46,53%, quanto a candidati alla Presidenza dei due schieramenti (49,88 e 46,85 per le rispettive coalizioni), mentre a Villaminozzo il differenziale è stato ancora più contenuto, ossia 47,25% contro il 46,90% (47,44 e 46,78 per le rispettive coalizioni).

    Si tratta di un “distacco” molto più ridotto se confrontato con quello della Città, e suo circondario, e riguardo al quale io mi sono dato una spiegazione, alla stregua di altri, ma onde evitare di trarre giudizi troppo personali, casomai influenzati anche dalle proprie appartenenze politiche, aiuterebbe non poco, io penso, il disporre dei dati sui flussi elettorali di cui verosimilmente dispone chi si occupa di analisi politiche.

    P.B. 26.11.2024

    • Firma - P.B.
  3. Egr. Andrea, non voglio certo mettere in dubbio l’affermazione della sinistra in queste elezioni regionali, ma insisto sull’idea che buona parte delle cosiddette Aree Interne ha risposto nelle urne in modo diverso rispetto ad altri comprensori territoriali, il che farebbe pensare ad un disagio, o quantomeno insoddisfazione presenti nelle aree più periferiche e trasferitisi nel voto, giustappunto con urne che in taluni casi hanno premiato il centro destra e in altri hanno determinato un distacco abbastanza contenuto tra i due opposti schieramenti (tutto qui).

    A questo punto, valuteranno i decisori politici (a cominciare da quelli locali politicamente affini, per sensibilizzare il livello regionale) se tener conto di tale risultato, prestando maggiore attenzione alle Aree Interne, della cui importanza sentiamo continuamente parlare, talché occorrerebbe passare finalmente dalle parole ai fatti, o se invece, in base alla legge dei numeri, gli ambiti più popolati, ossia con maggior numero di votanti, meritano di essere i più ascoltati, visto che, astensionismo a parte, hanno gratificato la sinistra con ampio consenso.

    P.B. 29.11.2024

    • Firma - P.B.