Un Cinema Apollo gremito in ogni ordine di posto ha accolto ieri Gigi Buffon, ospite d’onore della Festa dello Sport di Albinea. L’ex portiere della Nazionale e della Juventus ha presentato il suo libro “Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi” in una serata ricca di emozioni e riflessioni, intervistato da Andrea Delmonte, editor di Mondadori.
Buffon ha raccontato i momenti più significativi della sua carriera, dai primi passi in porta, spinto dal padre e ispirato dal leggendario portiere camerunense Thomas N'Kono, fino alle scelte più difficili, come quella di restare alla Juventus dopo la retrocessione in Serie B nel 2006. «Le decisioni sono un modo di definire sé stessi – ha spiegato – e ti fanno diventare quello che sei. Quanto accadde alla Juve in realtà fu un’opportunità che mi permise di dimostrare a tutti perché giocassi a calcio. Avevo 28 anni e avevamo appena vinto il Mondiale: era forse l’anno migliore della mia carriera. C’è chi avrebbe scelto i soldi, chi la fama, chi la notorietà. Io restai perché scelsi la gente. Dimostrai alle persone che ero uno di loro e questo – ha concluso – mi ha dato molta più soddisfazione».
L’ex capitano azzurro ha ricordato anche i legami personali che hanno segnato la sua vita, come l’amicizia con i compagni della “BBC” juventina – Bonucci, Barzagli e Chiellini – definendoli una famiglia più che colleghi.
Premiazione delle società sportive
La serata è stata un’occasione per celebrare lo sport locale: Buffon ha premiato le società sportive albinetane – Go Basket 2018, Hellas Albinea, Azato Karate, United Albinea, Circolo Tennis Albinea, Polisportiva Albinetana, Folese Calcio e Danse de la Plume – consegnando a ciascuna una copia autografata del suo libro.
Una rassegna tra sport e valori umani
L’evento rientra nel progetto “Tu sì che vali”, una rassegna organizzata dal Comune di Albinea e finanziata dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito delle iniziative di E-R Sport Valley. L’assessore allo Sport Daniele Menozzi ha sottolineato l’importanza del progetto, che da cinque anni affianca le scuole e le società sportive locali: «La rassegna Tu si che vali e il progetto Sport nello zaino rappresentano un unicum che ogni anno, da 5 anni, candidiamo a un bando della Regione Emilia-Romagna e dal quale otteniamo finanziamenti. Con Sport nello Zaino le società sportive locali fanno lezione delle loro discipline nelle classi, durante l’anno scolastico, per far sperimentare agli alunni vari sport.
Con Tu sì che vali organizziamo ogni anno 3 serate e una giornata con le scuole su temi specifici. Crediamo in queste iniziativa – ha detto Menozzi - innanzitutto perché presentiamo dei libri, nella speranza che sempre più persone si avvicinino alla lettura e perché, partendo dal volume pubblicato, ragioniamo sui valori umani e personali che stanno dentro le imprese sportive e che riguardano atleti che, come ognuno di noi, non sono perfetti. Non si tratta di interviste celebrative, ma di momenti in cui ragionare sulle difficoltà, gli errori e gli insegnamenti che anche persone famose, hanno affrontato e superato nella vita».