Questa, non vi è dubbio, è un’epoca di grande confusione, circondati da guerre, non si riesce a distinguere neppure il bene dal male, il frenetico ritmo della vita, soprattutto dei giovani, non lascia spazio alla riflessione sul significato dell’essere e così si perdono progetti e vocazioni.
Non è strano che a sette anni di distanza arrivi una sola ordinazione sacerdotale alla Diocesi di La Spezia: sabato 9 novembre il vescovo Mons Luigi Ernesto Palletti, nel corso della messa nella cattedrale di Cristo Re a La Spezia, ha ordinato sacerdote Samuele Bragazzi, nato a Sarzana il 5 giugno 1998, ma con profonde radici a Succiso di Ramiseto nel comune di Ventasso (RE). Infatti alla cerimonia di ordinazione sacerdotale di don Sanuele hanno partecipato anche alcuni parenti di Succiso tra cui le tre sorelle Ave, Afra e Fosca Bragazzi che hanno formulato il seguente augurio al neo-sacerdote: «Siamo con te e che il percorso pastorale che hai intrapreso a La Spezia, sia lungo, prezioso e proficuo. Buon cammino don Samuele Bragazzi, ti aspettiamo a Succiso fra la tua e nostra gente».
Prima di don Samuele venne ordinato sacerdote nella diocesi di La Spezia don Federico Ratti nel 2017 (7 anni prima), poi più nessun’altra consacrazione fino a domenica scorsa con don Bragazzi. Samuele Bragazzi è sempre vissuto con la sua famiglia a Ceparana (comune di Bolano provincia di Spezia), dopo le medie, ha frequentato gli studi superiori al liceo scientifico delle scienze applicate al “Capellini- Sauro”, a la Spezia, a 19 anni la maturità, e quindi è entrato in seminario a Sarzana, per poi proseguire gli studi nel seminario arcivescovile di Genova. Per un anno ha prestato servizio pastorale a Ceparana, poi tre anni a San Paolo Apostolo a Bragarina, più gli anni della pandemia.
I suoi antenati hanno vissuto a cavallo delll’Appennino tosco-ligure-emiliano dove Samuele è cresciuto con i genitori e il fratello Alessandro andando da giovani anche a sciare a Cerreto Laghi, senza mai arrivare a Succiso, luogo del crinale appenninico dove ha origine la famiglia Bragazzi.
«In epoca di pastorizia, forse il passaggio da Succiso a Sarzana è dovuto un po’ anche alla storica transumanza, però da quello che mi hanno raccontato, il primo ad emigrare in terra spezzina è stato mio bisnonno Alessio Bragazzi che si occupava di commercio e che ha sposato una donna del luogo dove è nato mio nonno Olimpio e poi padre Lorenzo che da piccolo lui è andato anche a Succiso. Io ne ho sentito parlare tanto, ma non ci sono mai andato. Adesso che ho riscoperto dei parenti, ho un motivo in più per andare a scoprire luoghi e storia della mia famiglia. Sono stato invitato alla celebrazione della sagra a Succiso di S.Maria Assunta il 15 agosto, farò il possibile per esserci».