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il giorno dopo le elezioni

Regionali: le forze politiche dell’Appennino commentano la vittoria di De Pascale

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La vittoria di Michele De Pascale alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna, con il 56,77% dei voti, ha suscitato reazioni diversificate tra le forze politiche dell’Appennino reggiano. Il candidato sostenuto da Pd, Alleanza Verdi-Sinistra, Movimento 5 Stelle, Civici con De Pascale e Emilia-Romagna Futura ha superato Elena Ugolini, appoggiata da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e la lista civica Rete Civica, che si è fermata al 40,07%. Nonostante l’importanza della tornata elettorale, l’affluenza si è attestata al 46,42%.

Partiti ed esponenti locali analizzano ora il voto, delineando le prospettive per il futuro del territorio montano. Questi i loro commenti.

La candidata di AVS - Sinistra Italiana, Chiara Bernardi

Grazie a tutti e tutte coloro che hanno scritto il mio nome sulla scheda elettorale; 608 preferenze non sono sicuramente poche, ma non sono state sufficienti per permettermi di andare in Regione a rappresentare l'Appennino, la mia idea di salute e di sanità, le necessità delle "minoranze" e della comunità LGBTQIA+, e la necessità di cancellare l'articolo 12 della legge 15/2019. Spero vivamente che qualcuno lo faccia al posto mio, ma sul serio, e per tutti i 5 anni del mandato, non solo nel mese della campagna elettorale.
Da subito torno alla mia vita da semplice cittadina non candidata, ma voglio spendere ancora una parola a riguardo di una persona che secondo me avrà molto da dare, come essere umano, come attivista e come politico: avanti tutta Thomas Predieri.

 

Matteo Manfredini, Civici con De Pascale

Matteo Manfredini, candidato con Civici con De Pascale, attraverso un post sul suo profilo Facebook ha espresso il suo entusiasmo dopo i risultati delle elezioni. In particolare, Matteo ha sottolineato l'importanza dei tanti voti ottenuti proprio nel nostro Appennino.

«Esattamente un mese fa partiva la campagna elettorale. In quattro settimane siamo riusciti a comunicare agli elettori il programma di una lista nuova e con un simbolo sconosciuto. Da soli, senza reti di protezione e senza partiti politici a sostegno dei candidati. Abbiamo raccolto più di 6.000 voti e il 3,5% su base provinciale. Davanti a partiti strutturati e con anni di esperienza.

In montagna il successo è stato travolgente, la seconda forza della coalizione, addirittura l'11% a Carpineti. Niente tesserati o segretari a spingere, l'unica benzina è stata la mia credibilità e l'impegno delle persone che ho mobilitato. Non mi aspettavo un riscontro di questo tipo. Malgrado sia arrivato primo di lista, il seggio nella nostra provincia non è scattato a causa del conteggio su base regionale (che ha comunque fatto due eletti: Bologna e Modena).
Grazie a tutti, a chiunque abbia anche solo mandato un messaggio per farmi votare. Grazie a Gino per essere stata la mia ombra per 30 giorni e grazie a Michele de Pascale per avere riposto fiducia in me. Il mio impegno prosegue, da civico e indipendente come sono sempre stato. Il messaggio che resta agli atti da questa esperienza è chiaro: se mobilitata nel modo giusto la cittadinanza fuori dai partiti sa rispondere. In una situazione in cui l'astensionismo rischia di delegittimare il sistema democratico credo sia un passaggio cruciale che la politica deve tenere in considerazione. Grazie a tutti, siete stati straordinari».
Sollecitato dalla nostra redazione, Manfredini ha poi aggiunto: «Ringrazio la montagna per questa dimostrazione di fiducia. Il risultato straordinario che ha avuto questa lista civica è il fatto che ieri migliaia di persone sono andate a votare pensando prima al candidato Manfredini, e poi al partito. Questo processo solitamente si svolge al contrario, prima il partito politico e poi il candidato. È proprio questa la particolarità del risultato che hanno ottenuto i civici. Per me tutto ciò ha un significato personale molto importante, mi da molta soddisfazione. Anche perchè un mese fa siamo partiti da 0 voti, ma la montagna ha dato una grande risposta.
Ci tengo poi a sottolineare che questo risultato l'ho ottenuto da solo. Sono stato aiutato da alcune persone, ma sempre fuori dalla rete dei partiti, che in questo mondo ovviamente è molto potente. 
Nonostante tutte le difficoltà, essere stati eletti come la seconda forza politica in montagna può solamente renderci orgogliosi. La stima e i commenti che ricevo in questi su Facebook sono un'ulteriore dimostrazione di quanto sia straordinario il risultato ottenuto, arrivato addirittura su base provinciale. Siamo andati persino meglio di tanti partiti con una storia e una tradizione importante».

Anna Fornili, Partito Democratico

Anche Anna Fornili ha voluto ringraziare le 5952 persone che l’hanno scelta con la loro preferenza. Intervistata dalla nostra redazione, la candidata del Partito Democratico ha condiviso tutta la sua emozione per i risultati ottenuti.

«Sono felicissima del risultato. È frutto di un lavoro importante da parte di molte persone e molti territori diversi, che ringrazio infinitamente del sostegno e del supporto. Mi complimento con tutti i consiglieri eletti e col nostro presidente Michele de Pascale, con l'augurio davvero di poter collaborare al meglio per il bene delle nostre comunità. Portiamo avanti l'idea di una Regione che guarda al futuro senza lasciare indietro nessuno

Ringrazio tutte e le 5952 persone che mi hanno dato fiducia scrivendo il mio nome sulla scheda, è un grande onore e una grande responsabilità, una sfida che accetto con entusiasmo ed impegno».

Inoltre, sui propri profili social, Anna ha rivelato di avere avuto un motivo in più per festeggiare nella giornata di ieri.

«...Grazie soprattutto a mio marito Giacomo, per il sostegno, la fiducia e la determinazione di questo mese complesso e di grandi soddisfazioni. Stasera tra le tante emozioni, ne è arrivata un'altra altrettanto importante: Lisa ha deciso di dire la sua prima parolina, e ha detto proprio "Mamma"».

Alessandro Aragona - Fratelli d'Italia Giorgia Meloni

«Sono molto contento del voto di lista e della percentuale che abbiamo avuto in tutta la provincia. In montagna abbiamo toccato punte del 36% come al Ventasso, e questo è un gran bel risultato, per il quale ringrazio il nostro presidente di Circolo Elio Magliani e tutti i consiglieri comunali.

Sui comuni della montagna non posso che essere soddisfatto per la fiducia che ci hanno dato gli elettori: a Toano, Ventasso e Vetto il centrodestra ha finito avanti. Il nostro candidati locale Tacchini, anche se era alla prima esperienza regionale, era un ottimo profilo, competente e stimato, e per questo ha avuto molte preferenze. Questo significa che stiamo lavorando bene e nella giusta direzione e gli elettori ce lo hanno riconosciuto. Mi spiace invece per chi non è andato a votare e per l’alta percentuale di astensionismo. Sulle regionali, e parlo in generale, non si è riusciti far capire quanto sono importanti e quanto la Regione può avere un peso sulle scelte per il cittadini. Le ammnistrative o comunali sono più sentite ma bisognerà far capire anche l’importanza di queste di elezioni».

Fabio Filippi - Forza Italia

«1817 volte grazie, a coloro che mi hanno sostenuto col proprio voto confermandomi la loro stima e la loro fiducia; senza considerare le tante schede con scritto FILIPPI annullate da alcuni presidenti di seggio targati PD.

Un risultato personale che mi gratifica specie perché ottenuto in condizioni difficili. C’è il rammarico per la mancata elezione al Consiglio regionale che va contestualizzata nella percentuale ottenuta da Forza Italia a livello provinciale e di cui il coordinatore, Gianluca Nicolini, deve prendersi tutta la responsabilità politica».

Così Fabio Filippi, il candidato più votato nella lista reggiana di Forza Italia per il Consiglio regionale, commenta l’esito del voto.

«La soddisfazione - prosegue Filippi - per essere arrivato primo in provincia è tanta per chi, come me, è stato lontano dalla vita politica attiva per dieci anni. Molti mi hanno confermato la loro fiducia, riconoscendomi impegno e credibilità.

La soddisfazione cresce se si considerano le difficoltà di questa campagna elettorale: l’astensionismo; i competitor esterni (la montagna, il mio territorio di provenienza, esprimeva oltre al sottoscritto, ben altri setti candidati che hanno fatto disperdere i consensi e non da ultimo, gli attacchi palesi che ho dovuto subire all’interno del partito provinciale guidato da Nicolini che non ha fatto mistero della sua propaganda elettorale solo per il candidato capolista».

«La incapacità politica di Nicolini è dimostrata dai numeri: Forza Italia a Correggio, comune di residenza del coordinatore, si ferma al 3,3% quando in montagna, a Casina e Vetto, abbiamo superato il 16% mentre a Castelnovo Monti e Toano oltre il 12%. Un bravo anche a Briglia – conclude Filippi - che ha ottenuto un buon successo personale».