La Provincia di Reggio Emilia ha concluso un importante intervento di messa in sicurezza del ponte ponte sul Secchia della Sp 9 in località Gatta, tra i Comuni di Castelnovo e Villa Minozzo. Resta da effettuare una prova di carico funzionale al collaudo statico, operazione che comporterà necessariamente la chiusura al transito del ponte di Gatta.
Per ridurre al minimo i disagi, anche in considerazione della chiusura nei pressi della Sp 108 interrotta da una frana durante l'ondata di maltempo di ottobre, la Provincia ha deciso di effettuare la prova di carico sabato prossimo, 23 novembre, giorno in cui il ponte rimarrà pertanto chiuso dalle 9.30 fino indicativamente alle 12.30.
La strada era stata riaperta al transito in entrambi i sensi di marcia a fine ottobre, dopo un intervento da 2 milioni di euro, finanziato con il Dm 123/2020 dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, sulle sei campate e sulla spalla destra, che ha tra l'altro previsto la sostituzione degli apparecchi di appoggio che collegano i pilastri alle travi.
Nel frattempo, proprio in relazione all'intervento che la Provincia ha deciso di effettuare rapidamente sulla Sp 108 anticipando la risorse necessarie, l'altro giorno il sindaco di Villa Minozzo e consigliere provinciale delegato allo Sviluppo della montagna, Elio Ivo Sassi, ha effettuato insieme al dirigente del Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emili Valerio Bussei, un nuovo sopralluogo.
Con loro era presente anche un geologo specializzato nello studio dei cinematismi delle frane di crollo, che ha confermato tuttora la presenza di molte porzioni del versante a rischio franamento che escludono la possibilità di riaprire la Sp 108 in condizioni di sicurezza se non dopo il completamento dello studio finalizzato a definire le modalità dell'intervento già avviato dalla Provincia.
Cosa si intende per “condizioni di sicurezza” che non deve arrivare sulla strada nemmeno un granello di terra? Sono 60 anni che ogni tanto viene giù qualcosa, finchè è piccolo si scende dall’auto e ci si dà un calcio sennò col trattore. Stavolta ne son venuti giù un po’ di più: con uno scavatore si carica un camion e si ribaltano in Secchia di sotto dal ponte. Inquinano? Disturbano la vista agli ambientalisti o rovinano le foto dei turisti? Poi si prendono quei blocchi di cemento che chiudono la strada e si mettono di fianco per impedire il rotolamento sulla via di qualche sasso. Fine. Accidenti a me che sogno a occhi aperti. E se succede qualcosa chi si prende la colpa e chi paga? Perchè ormai, in un paese di morti di ferie, tutto si riduce solo a una questione di soldi.