Continuano i controlli per il contrasto alla diffusione della peste suina africana. Pochi giorni dopo l’episodio che ha coinvolto un albergo ristorante dell’Appennino reggiano, i Carabinieri del NAS di Parma hanno effettuato ispezioni igienico-sanitarie presso due attività commerciali, una a Modena e una a Reggio Emilia. Le operazioni hanno portato al sequestro di 200 kg di carne priva delle necessarie informazioni sulla rintracciabilità.
L’obiettivo principale delle verifiche era individuare eventuali prodotti a base di carne suina non tracciabile, una potenziale fonte di rischio per la diffusione della Peste Suina Africana. Sebbene non siano stati trovati prodotti suini irregolari, le ispezioni hanno portato alla luce altre violazioni in materia di sicurezza alimentare.
Irregolarità a Modena
Presso un supermercato etnico di Modena, i Carabinieri hanno sequestrato amministrativamente 70 kg di carne, tra salsicce di pollo e bovino, del valore commerciale di circa 600 euro. I prodotti erano privi delle obbligatorie informazioni sulla tracciabilità. Al legale responsabile dell’attività è stata inflitta una sanzione pecuniaria di 2.000 euro.
Violazioni a Reggio Emilia
A Reggio Emilia, in una rivendita di alimenti etnici, sono stati sequestrati 130 kg di preparazioni alimentari a base di carne (non suina), per un valore commerciale di 2.000 euro. Anche in questo caso, la mancanza delle informazioni obbligatorie sulla tracciabilità ha portato al sequestro. Inoltre, è stata rilevata l’omessa predisposizione delle procedure relative alla rintracciabilità dei prodotti nel manuale di autocontrollo aziendale, comportando sanzioni complessive per 3.500 euro.
