Aveva 56 anni ed abitava a Reggio Emilia l’uomo che questa mattina 9 novembre, verso le 11, ha perso la vita lungo la strada provinciale 15, all’altezza dell’incrocio per andare al lago Calamone. Era in sella alla suo moto quando si è scontrato con un trattore agricolo. Inutili i soccorsi.
La dinamica è al vaglio degli uomini della Polizia stradale di Castelnovo ne’ Monti. Sul posto oltre agli agenti e ai sanitari, è giunto anche l’elisoccorso, il cui intervento purtroppo non è servito a salvare la vita del motociclista.
Aldilà della dinamica dell’ incidente che sarà al vaglio delle forze dell’ordine, questa tragedia porta ancora una volta alla luce una serie di problematiche che abbiamo noi a Ramiseto e più in generale i comuni del crinale. Innanzitutto la strada provinciale 15 attraversa l’abitato di Ramiseto e nella parte alta del paese si restringe attraversando tre curve molto pericolose per i mezzi e i pedoni in una strada priva di MARCIAPIEDI, quasi quotidianamente si assiste alle manovre al centimetro di camion e bus per poter passare, soprattutto negli ultimi anni il traffico è notevolmente aumentato nei fine settimana aggravato dal fatto che moto e macchine in moltissimi casi scambiano questa strada come circuito automobilistico forti del fatto che i controlli sono quasi inesistenti.Tempo fa’ un nostro concittadino aveva denunciato pubblicamente la pericolosità soprattutto per i pedoni in quanto mancano i marciapiedi e aveva ottenuto la promessa da questa amministrazione di un impegno in questo senso , è passato più di un anno e naturalmente niente si è mosso Si potrebbe andare avanti ancora con questo elenco : tipo le righe continue inesistenti in molti tratti ecc.ecc… Mi auguro solo che si inverta la rotta e che questo nostro stupendo appennino non diventi la Disneyland di domani.
I marciapiedi invocati dal primo commento sono sicuramente importanti, ma potrebbe semmai essere che la ristretta dimensione in larghezza di certi tratti stradali non ne consenta materialmente la realizzazione, allorché non sia possibile ricavare spazio sull’uno o altro lato del nastro stradale, vedi la presenza di case sul margine della carreggiata (come succedeva di costruire un tempo, quando il transito di autoveicoli era di là da venire), e in tale eventualità si potrebbe casomai ovviare, se già non è stato fatto, col porre il limite dei 30 Km orari per quei tratti stradali, come mi pare avvenga in altri abitati della nostra collina-montagna le cui “strettoie” non risultano verosimilmente modificabili.
P.B. 11.11.2024