A Viano e Baiso con il professore Carlo Tedeschi, ordinario di paleografia latina presso l'Università di Chieti-Pescara e considerato tra i massimi esperti di graffiti antichi, per riscoprire e valorizzare la storia territorio. Il professore Tedeschi ha redatto una mappatura dei tanti graffiti cinquecenteschi incisi sull'antico affresco absidale dell'oratorio Toschi a Baiso e a Castello di Querciola a Viano, rilevanti per il progetto europeo "Writing on the Margins. Graffiti in Italy, 7th to 16th centuries" e consultabile qui https://graffitproject.eu/».
Ma dove nasce questo interesse del professor Tedeschi per Baiso e Viano? Lo abbiamo chiesto ai sindaci dei rispettivi comuni, Fabio Spezzani e Fabrizio Corti.
Spezzani: «I segni che vediamo sull’ affresco absidale dell'oratorio Toschi sono graffiti»
«Questa storia inizia 2 anni fa – spiega il sindaco Spezzani - nell’estate 2022 quando chiesi a Roberto Capassi, architetto di Carpineti e mio collega a scuola, se poteva fare un rilievo dell’oratorio Toschi per inserirlo all’interno di un bando del Ministero della cultura, a cui poi non potemmo partecipare per una serie di vincoli burocratici emersi successivamente. Il rilievo fu però particolarmente felice perché Roberto si accorse che sull'antico affresco absidale dell'oratorio che rappresentava la Madonna, quelli che sembravano semplicemente segni o se non atti vandalici, sono graffiti. Mostrano una stemmatica abbastanza ricorrente, con dei nomi, cognomi e delle date: in maniera molto interessante retrodatano l’oratorio, che ha una trifora d’ingresso su cui è riportato come data quella del 1610. I graffiti risalgono ad esempio al 1580. Con Roberto abbiamo cercato chi potesse essere in Italia un esperto e abbiamo ritrovato una serie di pubblicazioni del professor Carlo Tedeschi, considerato tra i massimi esperti di graffiti antichi, docente incaricato di paleografia Latina all’Università di Chieti -Pescara e con il quale ci mettemmo in contatto. Il professore ha elaborato un progetto europeo di classificazione e mappatura di tutti i graffiti d’Italia, dal settimo al sedicesimo secolo. Con anche il sindaco Corti abbiamo deciso di richiamarlo. Tedeschi è stato da noi lo scorso giovedì: io con Roberto Cabassi e Roberto Guidetti di Baiso, appassionato di storia locale, che ringrazio, lo abbiamo accompagnato all'oratorio mentre con Fabrizio Corti ha visitato il Castello di Querciola».
«Il professore ha fatto questa mappatura fotografica sull'affresco absidale che rappresenta la Madonna– aggiunge Spezzani - il suo team le valuterà e decodificherà: confronteranno un po’ le stemmatiche, le grafie, le scritte, per comprendere se esistono delle connessioni con altri graffiti, e tanto altro. Insomma è uno studio su questa fonte dei graffiti che spesso viene considerato come secondaria ma in realtà è una fonte importantissima che i luoghi di culto dell’Appennino, a volte anche remoti, ci restituiscono».
Il professor Tedeschi all'oratorio Toschi
Corti, «Sulla facciata della chiesa ci sono preziosi segni del passato»
«A Castello Querciola - spiega il sindaco Corti – il professore ha dedicato il suo tempo a fotografare ed analizzare con grande cura la facciata della chiesa, impegnandosi in uno studio approfondito di questi preziosi segni del passato: ognuno ha una sua data, quindi deduciamo che sono stati realizzati in momenti diversi. Ci sarà molto da studiare. Sulla parete ci sono diverse incisioni con una stemmatica ricorrente (le forbici, le scale, e soprattutto alcune incisioni che rimandano a fenomeni naturali a Viano).
Un sincero ringraziamento va al professor Tedeschi e ai residenti di Castello Querciola per la loro disponibilità e passione nel riscoprire e valorizzare la storia del nostro territorio. Il professore, infatti, era molto atteso dai residenti perchè è tanto il desiderio di conoscere cosa ‘possono raccontare’ questi graffiti».
Il professor Tedeschi al Castello di Querciola