Maura Catellani, consigliere regionale della Lega presenta una proposta concreta per il rilancio delle aree appenniniche, che prevede l’istituzione di un Liceo Sportivo e di Montagna dedicato a valorizzare il potenziale economico e culturale del territorio. Una proposta che è già realtà a Pievepelago, nel Modenese, dove da qualche anno è stato istituito il Liceo degli Sport invernali.
«L’Appennino Reggiano - spiega la leghista – sarebbe la location perfetta per una nuova offerta formativa scolastica, professionalizzante a livelli agonistici, viste le tante estrazioni sportive che richiama: dall’atletica, all’arrampicata fino agli sport invernali. Un liceo sportivo sul nostro Appennino darebbe la possibilità ai ragazzi della montagna, e non solo, di praticare sport e allo stesso tempo avere una formazione scolastica liceale».
Catellani sottolinea come «l’Appennino meriti una visione più ambiziosa, orientata non solo alla resistenza, ma allo sviluppo. Sarebbe un’occasione perfetta, da un lato per formare ragazzi e ragazze che oltre che atleti possono diventare formatori e insegnanti, e garantirsi, anche attraverso lo sport, una professione, un lavoro. Si tratta di un progetto a lungo termine, che non deve spaventarci, e che parte dalle fondamenta: la formazione e l’istruzione. Da qui nasce l’idea del Liceo della Montagna.»
La proposta punta a utilizzare le eccellenze locali come base di sviluppo delle competenze. Altre prerogative del Liceo Sportivo puntano alla valorizzazione e promozione del territorio in cui saranno inseriti gli istituti, e svolgerebbero un’azione di anti-spopolamento dell’Appennino, che, anzi, diventerebbe un polo attrattivo.
La Pietra di Bismantova, il Centro di Atletica di Castelnovo ne’ Monti e le piste da sci dei comprensori di Cerreto Laghi, Febbio e Ventasso Laghi, tutte realtà dove gli studenti potranno trovare formazione pratica e agonistica. "Sarebbe bello – prosegue Catellani – individuare come localizzazione della struttura l’albergo incompiuto nella zona dell’Onda della Pietra a Castelnovo ne’ Monti, che verrebbe organizzata come servizio educativo convittuale e come sede di posti letto per gli studenti fuori sede».
«I “College della Montagna - anticipa la consigliera - potranno nascere in strutture alberghiere oggi inutilizzate, convertite in poli di specializzazione per i giovani dell’Appennino. Questo permetterà un modello di alternanza scuola-lavoro capace di sviluppare competenze direttamente collegate al contesto montano»
«Non si può pensare di attrarre i giovani - conclude Catellani - offrendo loro lavori poco valorizzati e sottopagati. Il Liceo della Montagna, con la sua attenzione alla formazione e all’innovazione, sarà la base per un nuovo modello di sviluppo sostenibile, in grado di promuovere un futuro dinamico e ricco di opportunità per l’Appennino italiano, e quale migliore area pilota se non il nostro Appennino Reggiano in aggiunta alla realtà già consolidata nell’Appennino Modenese.»