40 anni di Radionova. Era il 20 ottobre del 1984 quando si accendevano per la prima volta le frequenze di Radionova. Quel sabato del 20 ottobre 1984 ebbero inizio le prime trasmissioni alla presenza dell'allora vescovo ausiliare di Reggio Emilia-Guastalla monsignor Camillo Ruini. A dare il via alla prima trasmissione don Gianni Manfredini e Paolo Lazzaro Capanni che da tempo stavano progettando: il primo come ideatore e anima del progetto, l'altro come prima colonna portante nel condurre l'attività. Sono loro quelli che possono essere definiti i fondatori di una radio, iniziata con mezzi di fortuna, da veri pionieri. Una famiglia che, via via, si è allargata ad alcune figure storiche che, nel tempo, hanno fatto la storia della nostra radio.
Quello dei 40 anni di Radionova, poi, è un compleanno reso ancor più suggestivo perché cade a cento anni dalla messa in onda della prima trasmissione radio nel nostro Paese: era il 6 ottobre del 1924. Nel nostro piccolo abbiamo traguardato il 40% della storia della radio italiana!
40 anni di musica, programmi e informazione locale, la prima e unica radio in Appennino. La memoria, allora, è quella dei tanti volti, dei diversi programmi, della difficoltà a trovare appassionati in un modo di comunicare che conserva il suo fascino, la sfida riuscita, con grande lavoro di un’altra figura vulcanica della radio, Nicola Silvetti, per la parificazione della frequenza sui 94,3 MHZ dove ancora trasmettiamo per giungere ai nuovi studi nella Pieve di Castelnovo quando, sotto l’egida di don Evangelista Margini, la radio qui si trasferisce. Anni in cui le risorse di sostentamento derivano dalla pubblicità che, un attivissimo Pietro Ferrari, devolve in toto alla radio con il supporto amministrativo di una infaticabile negli anni di Marisa Alberi. Quindi un salto alla storia recente, con l’impulso dato da Mariagrazia Vasirani e Gabriele Arlotti, attuale presidente, per il rinnovo degli studi, l’avvento delle telecamere per una radio che si fa visual, le dirette dalla Fiere e dalle feste del territorio, prima con Claudio Chierici ora con Ricky Ronchietto, e il costante impegno di chi opera da dietro le quinte, come Fabio Bramini, Lorenzo Silvetti e lo storico Simone Tapognani grazie al quale aggiorniamo costantemente la playlist. Da ricordare, dopo edizioni della rassegna stampa dei primi anni condotte da un'altra colonna della radio, Gabriele Dallagiacoma Primavori, "Redacon notizie” oggi curato dalla nostra caporedattrice la giornalista Monica Errico e il “Gr Ne’ Monti", notiziario settimanale (anche social) di Ornella Coli che fornisce le più importanti notizie locali con cadenza settimanale.
Rientra sempre nell’ambito dell’informazione la prima tribuna elettorale condotta con tutti i candidati sindaci in occasione delle scorse amministrative, così come anche le dirette dai campi sportivi della montagna col vulcanico Romano Teneggi e la sua squadra di appassionati.
Il 2024 è l’anno, anche, dove si accende dopo anni di attesa la frequenza del digitale terrestre e da poche settimane Radionova la si ascolta già sulle auto nel bolognese! Certo, come noto, oggi la radio si ascolta anche in modi diversi: sul sito web www.radionova.it, sul canale Twitch, sulle pagine Facebook di Radionova e Redacon, tramite la comodissima App gratuita arrivata grazie al crowdfunding dei lettori di Redacon.
Il 2024 è l’anno, però, che conferma le difficoltà nel reperire risorse, umane ed economiche, ma dove comunque proviamo ad evolvere cercando di innalzare la qualità del servizio radiofonico. Radionova opera senza scopo di lucro ed è in linea con la mission della Cooperativa sociale Novanta che ne è emittente.
Per questi 40 anni un sentito ringraziamento a tutti i collaboratori che si sono avvicendati nel corso degli anni e che hanno contribuito a raggiungere almeno un grande risultato: 40 anni di vita, 40 anni di radio Fm.
"Così abbiamo cavalcato l'onda"
“Abbiamo cavalcato l’onda - scriveva nel 2014 fa Gabriele Dallagiacoma Primavori in occasione dei 30 anni -. Negli anni ottanta, in tempi di radio libere, abbiamo dato vita ad una radio denominata dalla burocrazia ministeriale come “comunitaria” (Radionova); negli anni duemila, in pieno boom della comunicazione digitale, abbiamo avviato un giornale telematico (Redacon). Nel frattempo, dalla costola di Redacon è nato un sito meteo che interessa tutta la provincia (Reggio Emilia Meteo). Non pensiamo di essere indispensabili, ma siamo convinti di essere utili, di contribuire alla identità collettiva di un territorio, di essere uno strumento che può essere utilizzato da tutti per diffondere il proprio pensiero nei limiti della correttezza professionale e dell’etica”