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Pulizia della Pietra di Bismantova

Casotti: “Bocciata la nostra mozione. Persa un’occasione importante”

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Casotti: “Bocciata la nostra mozione. Persa un’occasione importante”

“Avviare un confronto con i proprietari dei terreni, privati e pubblici, che hanno titolarità sui versanti maggiormente imboschiti della Pietra per concordare unitariamente agli Enti interessanti, un’opera di pulizia boschiva a medio-lungo termine attorno alla rupe. Era questa la richiesta e l’impegno contenuto in una mozione che ho presentato nell’ultimo consiglio comunale (firmata anche dai miei colleghi di gruppo); richiesta purtroppo bocciata dalla maggioranza con argomentazioni elusive”.

Lo rende noto il consigliere comunale Mattia Casotti. “Il primo passaggio – spiega - semplice ma necessario, che si chiedeva – spiega Casotti – era appunto quello di contattare singolarmente i proprietari privati per renderli partecipi di una volontà che deve, ovviamente, partire dal Comune, con la partecipazione del Parco Nazionale. Rendere cioè partecipi i privati su un progetto di pulizia, gestione ambientale e anche del legnatico che ne deriva, insistente sui terreni a ridosso delle pareti ovest e nord della Pietra di Bismantova, pareti purtroppo ormai inglobate da una boscaglia che non si può considerare bosco.”

“La Pietra – aggiunge -, oltre che essere simbolo naturalistico e culturale per eccellenza dell’Appennino-Reggiano, data la sua posizione centrale e la sua forma immediatamente riconoscibile, è anche la più interessante e completa palestra di roccia dell’Emilia Romagna, divenendo negli anni un simbolo nel mondo dell’arrampicata e dell’alpinismo nazionale con i suoi oltre 300 itinerari possibili fra vie lunghe e tiri di roccia. In alcuni punti da diversi anni, non si distingue più la parete rocciosa rispetto al pianoro. Tutto ciò ci consegna una rupe non più curata e pulita come era fino agli anni 60-70. Un progetto di cura e pulizia ambientale ben programmata e progettata a medio termine, avrebbe donato nuova linfa e lustro alla rupe realizzando, oltre che una buona azione ambientale, anche un’opera di marketing territoriale notevole.”

“Ci è dispiaciuto molto vedere respinta la nostra proposta – conclude - che andava nell’interesse dei privati, del bene comune e dell’immagine del nostro appennino. Siamo in un’epoca in cui la gestione ambientale dovrebbe essere fra le priorità di un’amministrazione comunale e, il lassismo o il rimando ad azioni future troppo complesse e burocratiche non ci trova concordi. Un’occasione persa sia in termini di collaborazione e sia di avvio di un paradigma diverso sull’idea che abbiamo della Pietra stessa.”