Leguigno in lutto: è Marco Gentili l'uomo ucciso nel bosco
Era andato nel castagneto per raccogliere i marroni quando è stato raggiunto da un proiettile vagante. Per Marco Gentili non c’è stato scampo. A poco sono servite le manovre di salvavita da parte dei volontari della Croce Rossa di Casina assieme a medico e infermiere dell’automedica per cercare di rianimare Gentili. Sul posto sono subito intervenuti i Carabinieri di Casina che stanno raccogliendo tutte le notizie per procedere con le indagini.
Il 68enne era in un castagneto a raccogliere le castagne con un amico. Contestualmente a circa 300 metri si stava svolgendo una battuta di caccia al cinghiale e un colpo di arma da fuoco lo ha colpito mortalmente. Da una prima ricostruzione, molto ipotetica, sembrerebbe che Gentili fosse chinato per raccogliere le castagne assieme ad un amico, quando, è stato raggiunto da una pallottola vagante.
Per quanto riguarda le battute di caccia al cinghiale, i cacciatori, sono obbligati (se non lo fanno vengono sanzionati dalle guardie forestali) prima di iniziare la battuta di caccia a mettere i cartelli gialli circa ogni 50 metri per tutto il perimetro in modo da evitare incidenti come questo.
Fratello dello psichiatra Augusto e della dirigente scolastica Giuseppina, Marco, era un volontario della Croce Rossa di Casina ed era appena tornato da un viaggio a Santiago. Marco Gentili aveva 68 anni, abitava con la famiglia a Leguigno in una villetta che aveva ristrutturato poco tempo fa dopo essere andato in pensione.
Le forze dell'ordine da questa mattina stanno interrogando tutti i partecipanti alla battuta di caccia e a chi era nel castagneto, per avere tutte le informazioni necessarie per condurre le indagini.
“Per tutta la comunità di Casina è una tragedia - afferma il sindaco Stefano Costi - che ha colpito due famiglie: quella del cacciatore responsabile e quella della vittima”. Poche parole ma tanto dolore.
Un abbraccio alla famiglia colpita da questo lutto. Stamattina ero anche io nei boschi vicino a casa mia, con il mio gilet fluorescente, visto che in passato più volte, mi sono trovato senza accorgermene in mezzo a questi anziani Rambo di casa nostra. Oggi c’era molta nebbia e pioveva …… ma e’ possibile sparare in sicurezza in queste condizioni ?! Aboliamo questa attivita’ (la caccia non e’ uno sport) e limitiamola alla semplice caccia di selezione per regolamentare il numero di alcuni esemplari e lontano dai centri abitati.
C.N.A. Pensionati della montagna partecipa con sincera commozione al dolore della Prof.ssa Gentili Giuseppina e di tutti i famigliari per la scomparsa del caro Marco.