Home Economia Al via il progetto “Ti Voglio Bene Pane 2024”
con l'obiettivo di risvegliare l'interesse verso il pane artigianale

Al via il progetto “Ti Voglio Bene Pane 2024”

185
0

Domani, 16 ottobre, sarà la Giornata mondiale del Pane. E per questa occasione, da sette anni, i forni CNA dell’Emilia-Romagna celebrano il pane prodotto artigianalmente con eventi e materiale informativo. I fornai di CNA Alimentare di Reggio Emilia, che aderiscono al progetto “Ti Voglio Pane 2024”, in collaborazione con CNA Emilia-Romagna e il contributo della Regione, hanno l’obiettivo di promuovere e valorizzare il consumo consapevole del pane fresco e dei prodotti da forno artigianali, specialmente tra bambini, giovani e famiglie.

CNA Alimentare Reggio Emilia, per l’edizione di “Ti voglio Pane” 2024, ha pensato a una rubrica per i social, con video divulgativi sul pane e sulle sue peculiarità, che saranno visibili sulle pagine Facebook, Instagram e YouTube di CNA Reggio Emilia, ma anche sulla pagina Facebook “Ti voglio pane”. Attraverso brevi scenette divertenti, vengono raccontate curiosità e aneddoti sul pane o sui prodotti da forno artigianali, per invogliare i consumatori ad acquistare il pane nelle botteghe. Inoltre, i forni di CNA aderenti al progetto “Ti voglio pane”, premieranno la fedeltà di acquisto attraverso una tessera di raccolta punti che darà diritto a sconti o a prodotti gratuiti fino a fine anno. Sarà possibile riconoscere i forni che partecipano al progetto attraverso la vetrofania con il logo “Panificatori Reggiani – Ti voglio pane”.

“L’obiettivo è risvegliare nelle persone – commenta Marco Simonazzi, Presidente CNA Agroalimentare Reggio Emilia - la curiosità per un mondo, quello del pane e dei prodotti da forno, che negli ultimi anni è stato spesso demonizzato a causa di disinformazione o “fake news”. Molte persone decidono di eliminare il pane dalla propria dieta per paura d’ingrassare, sostituendolo poi con altri prodotti molto più calorici e spesso anche meno salutari, oppure consumano snack dolci o salati e barrette energetiche senza controllare gli ingredienti contenuti e l’apporto calorico. Siamo proprio sicuri che sia il pane a far ingrassare?”

Prima di promuovere la campagna “Ti voglio pane”, CNA Alimentare ha creato un sondaggio rivolto ai cittadini di Reggio e provincia, per conoscere più a fondo non solo il consumo di pane, ma anche le abitudini sull’acquisto dei prodotti da forno artigianali. Oltre trecento persone hanno risposto, delineando un quadro variegato che ha permesso di capire meglio i gusti, gli interessi e i dubbi dei reggiani nei confronti del pane e dei prodotti da forno artigianali. È emerso che la maggior parte delle persone che consumano pane con regolarità ha un’età superiore a quarant’anni, ed è rappresentata soprattutto da donne. Dal sondaggio si nota che l’abitudine di consumare pane almeno una volta al giorno è ancora presente nel 50% degli intervistati, sono perciò in minoranza quelli che non lo mangiano o preferiscono altri tipi di carboidrati.

Il 48% dei partecipanti preferisce mangiare pane bianco, mentre il restante 52% consuma prevalentemente pane ai cereali o integrale, tutti però hanno indicato il pranzo e la cena come momento della giornata in cui preferiscono consumare questo alimento. Per quanto riguarda invece gli elementi che potrebbero incentivare l’acquisto e il consumo del pane, i cittadini hanno indicato tra le preferenze: una maggiore tipologia di pane, campagne di sensibilizzazione sui suoi benefici e una riduzione del prezzo del prodotto. Quasi la metà degli intervistati si è detta interessata a testare nuovi tipi di pane o prodotti da forno, ed è la stessa percentuale di popolazione che è rimasta fedele al loro acquisto in negozio, seguita da un 37% che compra invece al supermercato (soprattutto pane sfuso al banco dei prodotti da forno). I reggiani si sono dimostrati consumatori attenti poiché il 78%, che ha dichiarato di acquistare pane nei supermercati, si informa sul fatto che sia un prodotto fresco e non un prodotto ottenuto da pane parzialmente precotto, surgelato e di cui è stata ultimata la cottura nel punto vendita.

Il 61% degli intervistati, infine, afferma di riconoscere i benefici del pane e anche le differenze tra pane fresco e pane conservato, ma i dati emersi dall’indagine dimostrano che c’è ancora molto lavoro d’informazione da fare, soprattutto verso un pubblico di giovani. Per questo motivo CNA, oltre alle attività di educazione alimentare che sono state condotte negli ultimi anni con le scuole primarie, medie e gli Istituti alberghieri, ha deciso di utilizzare come strumento principale i social, soprattutto Instagram, per raggiungere un bacino più ampio più giovane di consumatori per insegnargli la cultura del pane.