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l'intervento del medico e assessore al Comune di Castelnovo

Sanità, Boni: “Di destra o di sinistra cerchiamo soluzione ai problemi”

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Sanità, Boni: “Di destra o di sinistra cerchiamo soluzione ai problemi"

"Leggo con una certa amarezza gli interventi dei sindaci ed ex sindaci della nostra montagna, nonchè le prese di posizione di partiti e consiglieri regionali riguardo la situazione della medicina del territorio del nostro distretto. Polemica vuota di sostanza”.

Il dottor Carlo Boni, medico pediatra e assessore al Comune di Castelnovo, interviene in merito al dibattito in corso sulla sanità in montagna.

E afferma: “L’unione montana faccia il suo mestiere finalmente e chieda per il nostro territorio: la telemedicina, la cui attivazione comporterebbe una netta riduzione di attesa per le consulenze specialistiche e un azzeramento del disagio connesso alle difficoltà di percorrenza della nostra popolazione sempre più anziana. Sono necessari incontri e ascolto dei medici del territorio, cercando collaborazione vera per un lavoro sempre più in equipe (associazione e gruppo) che superi la carenza dei medici grazie ad un lavoro che fatto insieme moltiplica risultati ed efficienza”.

Secondo il dottor Boni, bisognerebbe “abbandonare la pretesa dell’ambulatorio sotto casa superata e superabile dalla tecnologia disponibile e sottolineare e limitare la richiesta eccessiva di prestazioni spesso inutili e legate ad una medicina difensiva che è fonte di straordinari sprechi”.

“L’unione montana - conclude - si riappropri delle proprie fondamentali funzioni rinunciando ai giochi della politica che non fanno altro che allontanare i cittadini delusi e rassegnati dalla partecipazione attiva alla vita della loro comunità. Di destra o di sinistra cerchiamo soluzione ai problemi".

2 COMMENTS

  1. Da oltre 10 anni sento dire le stesse cose, affibbiando responsabilità a uno o alla altro. Ma come fate ancora a presentarvi sapendo che siete nella stanza dei bottoni da 10 anni o più? I problemi? Se non si riesce a risolverli, bisogna abbandonare la matematica e darsi alla letteratjra
    Un dal Monferrato Gettonista forever
    Dott.Cavana

    • Concordo col dott. Boni.
      Le esternazioni dei sindaci, ex sindaci, maggioranze o minoranze o partiti rappresentati davvero non servono a niente, se non a cercare di chi è la colpa di questa situazione.
      Davvero a noi poco importa sapere, ammesso poi sia la realtà, che la colpa è di una parte politica o dell’ altra.
      Noi di Ligonchio siamo oggi con 2 medici, Ferrari e Corsi ed un terzo, La Grutta che è andato in pensione.
      La popolazione dell’ ‘ ex comune di Ligonchio è composta dalla stragrande maggioranza da persone anziane, direi anche molto anziane, che ovviamente necessitano del medico di base e della sua presenza.
      Ho partecipato alla riunione dello scorso inverno in comune a Cervarezza, presente anche la direttrice dell’ Ausl di competenza per la ns provincia, che fu indetta per la soppressione della guardia medica di Busana.
      Durante tale riunione, davvero anche in questo caso del tutto inutile, visto che già tutto era stato deciso d’ ufficio (la famosa chiusura della stalla dopo che già i buoi sono usciti ).
      Approfittai per porre la domanda alla stessa dirigente dell’ Ausl circa che cosa intendessero fare per risolvere il problema del medico di base a Ligonchio.
      La risposta in politichese fu che conosceva bene la situazione e che avrebbero potenziato la presenza dei 3 medici che si alternano a Ligonchio.
      Dopo questa risposta, alla presenza della giunta di Ventasso oltre al rappresentante dell’ unione dei comuni tutti accondiscendenti con la dirigente dell’ Ausl e particolarmente soddisfatti di tale risposta, i fatti sono che oltre a non essere stato potenziato un bel niente, ora addirittura i medici da 3 sono diventati 2, con la prospettiva che 2 soli rimarranno.
      E si, perché tutti gli assistiti di La Grutta, avvertito con un SMS della Ausl che il medico dal 1 ottobre sarebbe andato in pensione, si sono immediatamente precipitati a fare il cambio del medico ed hanno scelto o Ferrari o Corsi.
      In questo modo non si troverà nessun medico disponibile a venire a Ligonchio dato che non avrebbe mutuati.
      Ben venga la telemedicina di cui parla il dott.
      Boni, forse una soluzione applicabile, volendo in tempi brevi ( burocrazia che ci uccide permettendo ).
      Chissà… Staremo a vedere !
      Ciao Vittorio