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Il servizio avrà la centrale operativa a Casina

Attivazione del centro di foto segnalamento: partito un corso per gli operatori di Polizia locale

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Attivazione del centro di foto segnalamento: partito un corso per gli operatori di Polizia locale

Polizia Locale dell’Unione Montana e Polizia e quella dell’Unione Colline Matildiche insieme per collaborare al servizio di segnalamento per i cittadini stranieri, che sarà attivato a breve e che avrà la propria centrale operativa a Casina (considerato punto baricentrico tra le due Unioni).

Si tratta di uno strumento all’avanguardia, che di fatto si inserisce tra le azioni di polizia scientifica: incrocia diversi tipi di dati, per riuscire a identificare con esattezza un cittadino straniero anche in caso sia privo di documenti attestanti l’identità. Spesso infatti le forze di polizia si trovano ad operare in ambiti in cui il concetto di identificazione pone un percorso complesso.

Nei giorni scorsi è iniziato, presso la sede della Polizia Locale dell’Unione Montana e Polizia provinciale a Castelnovo ne’ Monti, il corso rivolto agli operatori e propedeutico all’attivazione di un nuovo servizio di grande importanza, nell’ottica di una cooperazione e mutuo supporto per la creazione di un ufficio operativo sulla legge “Cartabia” tra polizie locali.

Si tratta di un’azione che ha ricevuto un contributo regionale rivolto alle polizie locali  collocandosi al primo posto.

Grazie a questo strumento che incrocia molteplici dati rilevando ad esempio i connotati, i contrassegni, le impronte digitali/palmari di ogni individuo con cui si siano interfacciate le forze dell’ordine per un dato motivo, su modelli predisposti dal Ministero dell’Interno e conformi a standard internazionali. Nell’occasione, queste informazioni, associate a notizie di carattere biografico e alle foto di quell’individuo, vengono lanciate in ricerca nel database così da giungere all'identificazione del soggetto, o anche scoprire una relazione intercorrente tra l'individuo ed eventuali crimini.

Alla presentazione del corso sono intervenuti in rappresentanza dell’Unione Appennino il sindaco di Toano Leonardo Perugi, il comandante della Polizia locale dell’Unione Appennino Flaminio Reggiani, il comandante della Polizia locale dell’Unione Colline Matildiche Lazzaro Fontana, il Comandante della Polizia provinciale di Reggio Emilia Lorenzo Ferrari.

Le dichiarazioni

Afferma Flaminio Reggiani, che è stato il primo a voler promuovere questo importante progetto: “Questo nuovo servizio ci consentirà di operare con maggiore autonomia, senza dover dipendere da altre centrali per avere informazioni di grande importanza, con uno strumento interforze che ci porrà nelle condizioni di migliorare considerevolmente le attività legate alla pubblica sicurezza su un territorio ampio. La riforma Cartabia ha introdotto novità come l’obbligo della domiciliazione digitale per l’attività penale, così come ha reso obbligatoria l’identificazione personale attraverso il Codice Univoco Identificativo (Cui), che ora deve essere riportato sulla comunicazione delle notizie di reato che riguardano gli stranieri in caso di attivazione di un accertamento di carattere penale. Durante il primo anno di applicazione della riforma si è verificato un incremento importante di attività con particolare riguardo all’infortunistica stradale, ai reati connessi con l’abuso di alcool e droga, al “codice rosso”, al cyberbullismo ed ai reati digitali in genere. E così, inevitabilmente, è aumentato il numero degli accompagnamenti di persone da fotosegnalare presso la Questura di Reggio Emilia per ottenere il Cui con relative problematiche durante il trasporto e la custodia presso la Questura che richiede “il piantonamento” in attesa che venga effettuata l’identificazione che può avere tempi di esecuzione lunghi, a volte anche oltre le 12/18 ore. Avere, invece, un proprio ufficio sovracomunale, all’uopo attrezzato, che consenta il fotosegnalamento e l’Afis in tempi rapidi per gli addetti e per i cittadini, permette di accelerare le fasi e gli atti di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza”.

Anche i comandanti Fontana e Ferrari hanno convenuto sulla grande importanza del percorso avviato, e delle competenze che saranno assunte dagli operatori durante la sua attivazione.

Il sindaco Perugi a nome dell’Unione ha aggiunto: “Con la riforma Cartabia il foto segnalamento è diventato uno strumento indispensabile, oggi attivarlo è davvero un traguardo che ci mette all’avanguardia: in particolare per le attività di polizia giudiziaria consentirà di arrivare a individuare e segnalare gli autori di reati: va a identificare cittadini che spesso sfruttavano la difficoltà di incrociare dati e attingere ai database così da porre problemi nel risalire alle loro generalità”.

Aggiunge il sindaco di Vezzano, Stefano Vescovi, in rappresentanza dell’Unione Colline Matildiche: “Questa progettualità aveva lo scopo di ottimizzare e migliorare i servizi interni delle nostre polizie locali; la collaborazione è stata importante e fruttuosa, ringrazio pertanto i due comandanti per l’obiettivo raggiunto”.