SE
Se in una serata di queste, quando il ceppo arde di ricordi, ti presentassi a me come eri una volta, con quell’aria sbarazzina condita dal sorriso luminoso che grondava gioventù e bellezza.
Se ti presentassi con quelle treccine nere col fiocchetto a farfalla che si agitavano ad ogni mossa del capo ed io sentissi, ora come allora, il cuore palpitare forte nella luce del tempo dei tuoi sedici anni.
Se avvertissi i tuoi passi venirmi incontro, se sentissi risuonare le note della nostra canzone tra le mura di questa stanza, dove sto cercando il tuo volto tra le pieghe della memoria.
Se ti vedessi entrare da quella porta piroettando la tua gioia di vivere, sarei contento di rivederti, felice di fumare una sigaretta con te, come facevamo di nascosto ai nostri genitori dietro alla fontana del paese.
Sarei trionfante, come un bambino davanti ad un cono gelato, anche se le tue treccine nere avessero preso il colore della neve, trionfante anche se non vestissi più gioventù e bellezza… perché i sentimenti, lo sai, non invecchiano mai.
Alberto Bottazzi
come sempre sei riuscito a commuovermi, grazie. Elda