Home Cronaca ATC Re4 dona 15.000 euro per il progetto “AniMa il Sant’Anna”
in 14 anni donati più di duecentomila euro

ATC Re4 dona 15.000 euro per il progetto “AniMa il Sant’Anna”

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L’ATC Re4 ha effettuato un’importante donazione all’associazione “Vogliamo la luna”, una realtà di Castelnovo ne’ Monti che si occupa di bambini in difficoltà, per aderire al progetto “AniMa il Sant’Anna” che ha come obiettivo quello di acquistare apparecchiature mediche sempre più moderne e sofisticate per poter procedere ad esami sempre più accurati da svolgersi all’interno del nosocomio castelnovese.

“Quest’anno assieme ai nostri volontari e consiglieri – spiega il presidente di ATC Re4 Roberto Pagani – abbiamo deciso di fare una donazione a “Vogliamo la luna” per l’acquisto di macchinari per l’endoscopia che andranno a migliorare il reparto dell'ospedale Sant'Anna di Castelnovo ne' Monti”.

 

 

 

In questi anni avete fatto molte donazioni arrivando ad una cifra importante.

“Si dal 2010 a oggi compreso questa a “Vogliamo la luna” siamo arrivati a più di 207.000,00 euro totali e ne siamo molto soddisfatti”.

 Nel corso degli anni a chi avete fatto queste donazioni?

“Siamo partiti nel 2010 con la pediatria di Castelnovo ne’ Monti, poi ai terremotati, per l’acquisto di una nuova ambulanza della Croce Verde di Castelnovo ne’ Monti e Vetto, alle Case della Carità di Cagnola e Busana, poi ancora a FA.CE. Casina dei bimbi onlus, all’istituto di ricerca Mario Negri e alla cardiologia dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti. Apparecchiature per le ambulanze della Croce Verde, al Gra.De. a tante associazioni o direttamente all’Ospedale Sant’Anna. Tutti del resto ne abbiamo bisogno e avere delle apparecchiature moderne serve a tutti”.

Da dove arrivano i proventi per le donazioni?

“Dai tesserini degli associati e anche dalle manifestazioni cinofile che facciamo. Soprattutto queste ultime noi come associazioni mettiamo la parte organizzativa e il ricavato va tutto in beneficenza".

 Voi che attività svolgete come associazione?

Noi cerchiamo di gestire l’attività venatoria per tutelare il patrimonio faunistico della nostra zona. L’Appennino è infatti una delle zone più vaste e complicate da gestire e controllare visto che interessa i comuni di Castelnovo ne’ Monti, Ventasso, Villa Minozzo e Vetto con un territorio che va dal Secchia all’Enza. Gestiamo i vari tipi di caccia, ci confrontiamo con gli agricoltori e attiviamo la prevenzione con dei veri e propri recinti elettrificati per evitare che i cinghiali o altri animali vadano a disturbare stalle o colture”.

 Lei è al suo secondo mandato che scadrà nel  2025…

“Ci sto pensando. E’ impegnativo gestire tutto e serve tanto tempo. Io sono presidente dal 2017 e sono ormai sette anni che ricopro questo ruolo. Ho avuto ammetto alcune proposte ma non ho ancora deciso cosa fare. Vedremo ho ancora qualche mese per pensarci”.