Castelnovo ne’ Monti si appresta a ricordare due eventi importanti e vivi nel ricordo collettivo legato agli anni della guerra: la rappresaglia nazifascista di Roncroffio.
Tra il 20 e il 30 settembre 1944 una fitta serie di scontri armati si svilupparono lungo la strada statale 63, tra reparti tedeschi e gruppi partigiani, da Casina a Collagna, per il dominio dell’asse viario. Il 28 settembre i tedeschi effettuarono una nuova e più forte incursione nella zona di Villaberza e Roncroffio. Entrarono in combattimento a varie riprese i distaccamenti Antifascista, Casini e Simonazzi, i quali dopo lunghi combattimenti si ritirarono dalle loro postazioni non potendo competere contro forze superiori appoggiate da mortai. Tra il 29 e il 30 settembre truppe germaniche compirono una rappresaglia a Roncroffio, uccidendo quattro civili e incendiando alcune case dopo averle saccheggiate. Ad essere uccisi furono Luigi Borghini, 81 anni, il cavalier Giuseppe Bussi, 49 anni, il tenente Gino Borrini, 29 anni, e Vittorio Manfredi, commerciante di 49 anni.
Per commemorare questo episodio, sabato mattina 28 settembre alle ore 10, nella chiesa di Roncroffio sarà celebrata una messa da don Pietro Romagnani, alla quale seguiranno alcune testimonianze riguardanti quei giorni di 80 anni fa.
Un secondo evento è in programma martedì 1 ottobre, alle ore 20.30 nel Municipio di Castelnovo: un incontro per ricordare le vittime e la loro eredità storica. Interverranno il Sindaco di Castelnovo Monti Emanuele Ferrari, lo storico Massimo Storchi di Istoreco che parlerà della guerra partigiana dietro la Linea Gotica, lo storico Giuseppe Giovanelli del Centro diocesano di studi storici per un inquadramento della presenza tedesca a Felina nel 1944, e Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Regione Emilia-Romagna, per le conclusioni.