Home Cultura Elda racconta: (o i nonni raccontano) Gli sbagli
elda racconta

Elda racconta: (o i nonni raccontano) Gli sbagli

402
0

Tanto per restare in tema col titolo, non penso di aver sbagliato, ormai mi sa che se continuo così dovrò cambiare il primo titolo col secondo. E’ un po’ che scambio le mie idee, con questo signore, tanto che se tiro fuori un argomento, lui ne ha da dire più di me, così io “ascolto” e mi piace di far ascoltare anche a voi, ciò che dice una persona anziana, con una certa cultura che ha vissuto in mezzo alla gente, ma i ricordi più belli per lui sono di quando bambino viveva coi nonni.

Anche questo è stato scritto da questa persona, che si guarda attorno, osserva certi comportamenti e allo stesso tempo fa un esame di coscienza. Si perché tutti noi sbagliamo o abbiamo sbagliato qualcosa nella nostra vita è inutile nasconderci dietro a un dito, ed ora continua lui:

“Parliamo di piccoli sbagli, nella vita di ognuno di noi involontariamente e senza colpa di nessuno, si commettono piccole mancanze, io veramente le chiamo “sbagli”, questo prima di trasformarsi in errori.

Quando uno sbaglio, può diventare errore?

Quando pur sapendo di sbagliare lo fai lo stesso, magari per copiare qualcuno o superare quel qualcuno.

Oppure ti capita di farlo per sbadataggine, o per distrazione, per scarsa conoscenza, inesperienza, confidenza eccessiva con l’azione che si compie.

Lasciamo agli psicologi e a chi studia la psiche dell’essere umano parlare e scrivere su del cos’è “lo sbaglio”.

Cosa si intende per sbaglio? La sua origine? Perché da che mondo è mondo l’essere umano continua a sbagliare?

Vedete io nella mia vita ne ho fatti tanti, ma due mi hanno addolorato, dispiaceri che vorrei evitare a tutte le persone, dando loro due semplici consigli, arrivati dalla mia ignoranza in materia.

Non sottovalutare mai la vicinanza dei bambini, quando si parla a voce alta, si usa un linguaggio aggressivo, si dicono parolacce, o si parla di argomenti adeguati solo agli adulti e si fanno nomi di persone.

Perché considero questi atteggiamenti uno sbaglio?

Perché i bambini ascoltano sempre, state certi che ascoltano anche se vi sembra che stiano giocando, anche se stanno sfogliando un libricino o guardano un cartone animato.

Noi adulti molte volte per comodità sentiamo, ma non ascoltiamo. I bambini invece no, ve lo ripeto, loro ascoltano e memorizzano non dimenticano mai e quei comportamenti da noi sottovalutati, involontariamente per loro diventano “ricordi” e tu carissima amica sai benissimo il profondo significato di questa parola “ricordi belli o brutti che siano”

Un altro involontario sbaglio da non sottovalutare è quello di non ascoltare il silenzio dei bambini molto piccoli, col loro gorgoglìo, le smorfiette fatte col labiale unite all’espressione dei loro occhi se stai attento capisci cosa vogliono dire, in quel modo parlano moltissimo.

Sta a noi adulti, usando il nostro cuore, capirli e aiutarli ad entrare in questo mondo assai poco caritatevole”.

Mi sa che hai detto tutto tu, a me non resta che rileggerlo, forse anche più di una volta, come quando a scuola dovevamo imparare la lezione a memoria, e a me non resta che ringraziarti.

Vedete mi è veramente difficile aggiungere qualcosa se non:

“Ciò che ha detto questo signore, che assieme alla moglie fa il nonno, certe volte anche a tempo pieno a una deliziosa creatura, sono parole sacrosante”.

Mi conoscete bene, sono anni che scrivo racconti del mio passato, ce l’ho ben stampato nella testa, anche cose di quando ero molto piccola, belle e brutte, forse le ultime molto più numerose e qualcuna la tengo ancora dentro di me è ancora lì in un angolo come una volta si nascondeva il “rusco” dietro la scopa.

Se poi provate a chiedermi cosa ho cucinato ieri, beh devo pensarci su un attimo.

Si ciò che si impara da piccoli non lo si scorda mai, ricordatelo sempre quando avete vicino dei bambini.

Una volta a scuola approfittavano di questa capacità del bambino, facevano imparare tutto a memoria, ora non lo fanno più, non so dirvi se sarà un bene o un male, forse sarebbe un inizio di allenamento della mente, che poi per anni dovrà imparare e ricordare formule varie e date importanti.

Avere le tabellini o una poesia del Leopardi ancora stampata nella mente alla mia età è un bene o un male? Beh vi dirò fino adesso la cosa non mi ha infastidito per niente.

Allora finiamo con una domanda: E’ bene o è male imparare certe cose a memoria, quando si è piccoli? Forse cominciare ad allenare la mente presto con brevi poesie o canzoncine, penso proprio che non faccia così male, ma preferisco lasciare a voi la risposta.

Potrà essere, male se imparano bestemmie e imprecazioni, se imparano ad urlare per ottenere, allora dovrete fare un piccolo esame di coscienza, non voglio insegnare niente a nessuno, dal momento che anch’io ho sbagliato parecchie volte e non fa bene accorgersene in vecchiaia.

(Elda Zannini)