Sono passati dieci anni dal suo ultimo rally e, dopo due lustri, si è rimesso alla guida in occasione del 43esimo Rally dell’Appennino Reggiano. Di chi si tratta? Di Mirkon Gilioli o meglio del “poliziotto volante” per via della sua professione essendo un appartenente alla Polizia di Stato di Castelnovo ne’ Monti.
Gilioli si è tolto la divisa ed ha vestito dunque quella del pilota di rally. Ad indurlo a riprendere in mano il volante è stato il figlio Alberto di 11 anni essendo già, nonostante la giovane età, appassionati di auto e motori come il padre.
Brava anche la navigatrice Amelia Chiodi di Pavullo nel Frignano determinante per il risultato finale che ha visto la Peugeot 106, contraddistinta dal numero 71, arrivare sul podio più alto.
L’equipaggio è infatti giunto primo di classe e 13esimo nella categoria specifica. Una posizione insperata per chi ha lasciato il mondo del rally per un decennio.
“Se a fine gara abbiamo ottenuto questo successo – ha commentato a fine gara il “poliziotto volante” – lo devo soprattutto a mio figlio Alberto”.