Si svolgeranno domani alle 10 nella chiesa di Gaida i funerali dell’imprenditore Giorgio Medici. Ieri mattina si è spento, all’età di 86 anni, il produttore dell’azienda vinicola Medici Ermete.
Legatissimo al proprio territorio, Medici, è stato uno dei pionieri dell’esportazione del lambrusco che decise di portare oltreoceano già negli anni Settanta.
Presidente del "Consorzio per la Tutela e la Promozione dei vini Dop Reggiano e Colli di Scandiano e Canossa" e presidente del "Consorzio per la Promozione del Marchio Storico dei Vini Reggiani" dal 1996 al 2002, consigliere e proboviro di Unindustria Reggio Emilia, consigliere nazionale e socio fondatore di Assoenologi, Giorgio Medici ha passato la passione per il territorio, per le persone e per il vino reggiano prima ai figli Alessandra e Alberto e poi ai nipoti Alessandro, Beatrice, Edoardo e Lorenzo.
Una delle sue più grandi soddisfazioni, ha sempre dichiarato, è stata quella di vedere diverse generazioni avvicendarsi alla guida dell'azienda, diffondendo la cultura del territorio, la visione etica e la passione per il vino come lui l'aveva immaginata.
“Ho appreso con profondo dispiacere della scomparsa di Giorgio Medici – le parole dell’assessore regionale all’agricoltura, Alessio Mammi - un grande imprenditore reggiano capace di portare il Lambrusco e l’identità reggiana in tutto il mondo. Il progetto di impresa, portato avanti assieme ai suoi famigliari, ha dato vita ad un’azienda conosciuta in tutto il mondo per la qualità del suo vino. Giorgio ha dimostrato da sempre un legame straordinario con il proprio territorio e la volontà di investire e lavorare assieme alla sua famiglia, a Reggio Emilia, per poi portare e far conoscere i suoi prodotti anche molto lontano, ma sempre con un pensiero forte per la sua terra. A lui va un ringraziamento profondo, per l’esempio e la passione che ha messo nella sua attività. Mi stringo alla famiglia in questo momento di particolare dolore e tristezza.”
