Braccia protese in un richiamo disperato,
il paese di Vaglie, stordito dal vino dell'estate,
si sveglia in una dimensione dissonante
da tutte le precedenti giornate.
È il giorno malinconico della partenza dei suoi cari verso le città, un giorno che cancella, con un solo tratto del pensiero, i momenti più belli e conviviali del mese d’agosto.
Momenti magici impressi nella mente che diventeranno presto piacevoli ricordi; emozioni senza tempo vissute nella galassia dell'amicizia e fotografate fedelmente nel cuore del divertimento.
Da domani Vaglie tornerà alla vita di sempre, l'estate sarà stata solo un soffio di follia e così rimarranno aperte poche eroiche porte fra tante case desolate dalle persiane chiuse, nella paziente attesa del sospirato scrocco del ritorno.
Alberto Bottazzi
Non so se te ne andrai anche tu, cerca di starci vicino con le tue poesie, molto belle Elda Zannini