Home Cronaca L’assessore Boni: “Opportunità anche ai privati di poter integrare l’accoglienza turistica”
il disciplinare della Regione sulle strutture ricettive

L’assessore Boni: “Opportunità anche ai privati di poter integrare l’accoglienza turistica”

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“Andiamo verso la fine dell’estate, ed è stata davvero una stagione da ricordare per il turismo a Castelnovo e in Appennino, per numero di presenze ed eventi che hanno portato migliaia di pernottamenti nelle strutture ricettive del paese. Un’affluenza che ha messo ancora una volta in luce la ormai scarsa disponibilità alberghiera. Ma ci può essere una parziale soluzione che potrebbe anche rappresentare un’interessante forma di micro-imprenditorialità per i privati”.

Sono parole dell’assessore allo sport (uno dei settori che ha maggiormente alimentato l’incoming alberghiero) Carlo Boni, che approfondisce: “Ovviamente il nostro auspicio è sempre che imprenditori interessati a investire nel settore della ricettività si rendano conto delle grandi potenzialità che oggi il nostro paese e l’Appennino possono offrire. Al momento ci troviamo spesso nelle condizioni di dover dire di no a manifestazioni ed eventi proprio perché non abbiamo sufficienti posti per ospitarli. Ma il nuovo disciplinare della Regione Emilia-Romagna sulle strutture ricettive offre opportunità anche ai privati di poter integrare l’accoglienza turistica senza doversi sobbarcare eccessive pratiche burocratiche”.

“Ritengo che si tratti davvero di opportunità interessanti – conclude Boni – visto che Castelnovo e l’Appennino dispongono di un consistente patrimonio immobiliare non pienamente utilizzato, che potrebbe trovare una importante riconversione turistica creando un’accoglienza diffusa, che sarebbe sicuramente anche un ottimo modo per i turisti di conoscere meglio e vivere appieno il nostro territorio e la sua comunità”.

Il nuovo disciplinare della Regione Emilia-Romagna

Il documento regionale infatti presenta aspetti che vanno in questa direzione in almeno due articoli. Il numero 12 ad esempio, dedicato agli appartamenti ammobiliati per uso turistico: si tratta di tipologie di alloggi che non sono soggetti alla disciplina dell'esercizio di case e appartamenti per vacanze. I proprietari o usufruttuari possono dare in locazione a turisti case e appartamenti, in numero non superiore a tre, nel corso di una o più stagioni turistiche, con contratti aventi validità non superiore a sei mesi consecutivi, senza la fornitura di servizi aggiuntivi e sempre che l'attività non sia organizzata in forma di impresa. Coloro che intendono dare alloggio a turisti in appartamenti o case ne danno semplicemente comunicazione al Comune, e comunicano alla Regione i dati sulla consistenza ricettiva e sul movimento dei clienti secondo le modalità indicate dalla struttura regionale competente in materia di statistica, e sono naturalmente soggetti alla normativa in materia di pubblica sicurezza.

L’articolo 13 invece prevede attività saltuaria di alloggio e prima colazione, o bed & breakfast, che delinea l'attività di ospitalità e somministrazione della prima colazione nell'abitazione di residenza o abituale dimora di chi mette a disposizione alcune camere, avvalendosi della propria normale conduzione familiare e garantendo la compresenza con gli ospiti, senza la fornitura di servizi aggiuntivi e in ogni caso senza organizzazione in forma d'impresa, in non più di tre stanze e con un massimo di sei posti letto, più un eventuale letto aggiunto per stanza in caso di minori di dodici anni.

L'ospitalità può essere fornita per un massimo di centoventi giorni nell'arco del periodo di disponibilità all'accoglienza o, in alternativa, per un massimo di cinquecento pernottamenti nell'arco dell'anno solare. Viene richiesta la segnalazione certificata di inizio attività al Comune in cui l'abitazione è ubicata e deve essere ovviamente esercitata nel rispetto delle norme e prescrizioni in materia edilizia, urbanistica, di pubblica sicurezza, igienico-sanitaria e di destinazione d'uso dei locali. La segnalazione certificata di inizio attività deve essere redatta su modulo predisposto dal Comune sulla base del modello regionale, poi dovranno essere comunicati al Comune i periodi di disponibilità all'accoglienza. Per informazioni e indicazioni è possibile contattare il Servizio attività produttive di Castelnovo al numero 0522 610230, mail [email protected].