Dopo 42 anni di intensa ed appassionata attività professionale, ha appeso il camice al chiodo Teodolinda Malafronte (meglio conosciuta come Linda), una delle infermiere professionali più note all’interno delle strutture ospedaliere di tutta la provincia.
Diplomatasi nel 1984 ha lavorato all’interno dell’arcispedale Santa Maria Nuova dapprima in rianimazione e successivamente in chirurgia, conquistando la stima e la fiducia dei medici e dei colleghi infermieri. Attraverso la direzione del dottor Sergio Alboni, Linda ha partecipato e fornito il suo contributo all’interno della centrale operativa del 118, dove ha sempre svolto mansioni di coordinamento.
Grazie alla sua esperienza nel 2010 ha frequentato un master di coordinamento che l’ha vista assegnata all’ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti, dapprima come assistente in sala operatoria e successivamente nel reparto di pronto soccorso dove è rimasta 11 anni a svolgere il ruolo di coordinatrice infermieristica.
Numerosi sono i corsi e le professionalità acquisite in maniera particolare nel comparto dell’emergenza/urgenza: formatore ed istruttore di BLSD (defibrillatore), corresponsabile (nel suo ruolo) del progetto “Blu Arcobaleno” che ha visto tutti gli equipaggi delle autoambulanze di intervento medico-sanitario ricevere in dotazione un defibrillatore; ha frequentato corsi specifici per il soccorso in interventi traumatici e di arresto cardiorespiratorio. Innamorata del suo lavoro, ha affiancato i volontari dell’Osservatorio Provinciale Sicurezza Stradale nel corso del progetto “Bambini in Sicurezza” per il corretto trasporto in auto di neonati e bambini, illustrando ai futuri genitori la pericolosità di un trasporto non corretto.
Con il pensionamento di Linda Malafronte (dal 1° settembre) un’altra figura storica della sanità reggiana e castelnovese in particolare viene a mancare e con essa la tanta passione e professionalità che Linda ha donato in oltre 40 anni di servizio a favore di tutta la collettività della provincia.
Roberto Rocchi
Pensione meritata ma ci mancherai in P.S.
Un grazie a Linda per tutto quello che ha “donato” ai pazienti innanzitutto ed ai colleghi con i quali ha collaborato. Sei stata una preziosa collega.