La Granfondo Matildica Merida 2024 che si è svolta nella giornata di domenica ha avuto un ottimo successo. Tanta gente durante il percorso per vedere i corridori, altri ad incitare e altri solo curiosi.
Come in tutte le manifestazioni sportive capitano però degli infortuni o dei problemi alle attrezzature. In questo caso, per fortuna, non si è trattato di un infortunio ma di un problema ad una bicicletta.
Abdullah Abdurabu pettorale n. 370 del Dubai Police Cycling Team che è arrivato davanti ai tecnici con una doppia foratura. Ad intervenire è stato Gianni Leurini, Presidente del gruppo ciclistico “Università del pedale” che, al ristoro di Castelnovo ne’ Monti ha aiutato uno dei 25 concorrenti arrivati dagli Emirati Arabi.
“E’ arrivato con le gomme a terra – spiega Leurini – e ci abbiamo subito messo mano. Abbiamo scoperto solo in un secondo momento che si trattata di uno dei concorrenti degli Emirati Arabi”
Ha detto che aveva le gomme a terra, nello specifico cosa avete fatto?
Ormai dopo tanti anni da ciclista basta un occhio per capire di cosa si tratta e abbiamo visto, io e i miei collaboratori, che si trattava delle camere d’aria d sostituire. Il problema non era sostituirle in sé il problema è sorto sulla bici iper tecnologica. Le biciclette di oggi sono elettroniche, non hanno più i fili che si vedono come una volta ma hanno tutto all’interno del telaio e dunque abbiamo dovuto fare dei reset e tribolare un pochetto ma nel giro di mezz’oretta lo abbiamo rimesso in corsa.
E come avete fatto a farvi capire?
Quando vedi uno che arriva con le gomme sgonfie non è che bisogna tanto parlare perché sono sgonfie in italiano come in tedesco o in un’altra lingua. Lui parlava inglese e un mio collega lo parlava per cui sono riusciti a capirsi. Dopo abbiamo scoperto che era della polizia di Dubai e da lì ha chiacchierato anche con i nostri poliziotti. Sempre mentre gli sistemavamo la bici. E’ stato molto gentile e come ringraziamento ci ha regalato dei magneti con il logo della polizia di Dubai. Calamite che abbiamo distribuito un po’ a tutti.
Avete fatto altri interventi?
Si ad un ciclista di Felino abbiamo sistemato il cambio e ci ha promesso anche un salame… Chissà… Poi uno della Romagna che invece ha rotto il sistema centrale e si è dovuto ritirare. Lui è stato accompagnato a Reggio dalla moglie di uno dei nostri associati che aveva un’auto abbastanza grande per caricare bici e persone. In totale sono stati una quindicina quelle che abbiamo riparato sempre con l’aiuto di Davide Donadelli che è un meccanico di biciclette di professione.
Diceva che le biciclette ora sono molto più complicate a sistemare giusto?
Sono tutte ipertecnologiche. Come dicevo molte non hanno neppure i fili del freno o del cambio come una volta. Hanno un manubrio diverso e tutti i comandi sono wi-fi. Un altro mondo. Noi però abbiamo si delle bici al passo con i tempi ma non così tanto. Donadelli le conosce piuttosto bene ed è stato molto bravo nel sistemarle.
Voi come “Università del pedale” fate competizioni?
Certamente. Partecipiamo a tanti eventi. Non gareggiamo più se non per il gusto di vincere. Però facciamo spesso competizioni in Italia o in Europa. Noi siamo nati, con un altro nome, nel 1972 e da allora abbiamo sempre girato in bicicletta. Solo io di chilometri ne ho fatti 500.000. Negli anni siamo andati a fare il cammino di Santiago oppure Alpi francesi, italiane, Pirenei e tanto altro che ora non ricordo. Sempre però in montagna perché è più bella. Poi organizziamo la cronoscalata alla Pietra da più di 30 anni. Si parte da Pianello e si arriva su al piazzale della Pietra di Bismantova.
Il prossimo impegno quale sarà?
A metà ottobre andremo in Toscana per il giro di Montalcino. In tutto nell’associazione siamo una cinquantina e vedremo chi quest’anno riuscirà a venire. Poi se qualcuno vuole iscriversi noi siamo aperti a tutti.
Infine un bilancio di questa Granfondo Matildica Merida 2024?
Positivo. Tutti hanno dato una mano, dalle signore che hanno aiutato nel ristoro, ai carabinieri, alla forestale, ai nostri associati, alla polizia stradale e alla protezione civile.