Verrà presentata domani alle 17 a Bergogno la ricerca “Azioni di conservazione del Gambero di fiume nella Riserva Biosfera Appennino” condotta dalle biologhe Arianna Garofolin e Maria Chiara Contini che collaborano con il Parco nazionale dell’Appennino tosco-Emiliano nell’ambito del LIFE CLAW, progetto europeo per la conservazione del gambero di fiume.
La presentazione rientra nell’ambito della rassegna “domeniche sul territorio” curate da Giovanna Caroli per il Comune di Casina. Le relatrici Maria Chiara Contini e Arianna Garofolin si sono entrambe laureate a pieni voti in Ecologia e Conservazione della Natura a Parma, si interessano della presenze animali nel parco e di escursionismo ambientale.
Il progetto LIFE CLAW, cofinanziato dall’UE, mira alla conservazione del gambero di fiume autoctono Austropotamobius pallipes nell’Appennino nordoccidentale, tra Emilia-Romagna e Liguria. Chi è? Cosa mangia? Quanto è grande? Come lo riconosciamo? Che ruolo ha nell’ecosistema fluviale? Perché è in pericolo d’estinzione? Quali sono le minacce antropiche che lo riguardano? Quali azioni sono necessarie per la sua salvaguardia? Quali sono gli obiettivi principali di progetto?
Sono state scandagliate tutte le abitudini e le necessità di vita nonché il suo ruolo nell’ecosistema ambientale e le minacce di cui il nostro tempo lo circonda. Il gambero di fiume è considerato una specie bandiera, per simboleggiare un problema ambientale che riguarda la maggior parte degli ecosistemi fluviali. L’informazione è il primo passo della tutela e l’incontro si svolgerà a Bergogno, il borgo più vicino al Bosco della Pentoma lungo il Sentiero Matilde, sito di interesse comunitario (Sic) all'interno dell'area MabUnesco Appennino in cui ancora si conserva traccia del gambero.