Ottima affluenza per la presentazione del libro "Atlante Appennino - Un’ecobiografia" di Elisa Veronesi svoltosi a Cola di Vetto.
Nonostante le condizioni meteo non abbiano permesso la presentazione nella borgata ma presso la piccola teatro adiacente la Chiesa di Cola di Vetto la partecipazione, di oltre cinquanta persone, è stata sorprendente e significativa.
Il pubblico ha seguito con attenzione e partecipazione il dialogo tra Elisa Veronesi e la conduttrice Nila Shabnam Bonetti. È stato evidente come il richiamo al territorio e alla memoria collettiva abbia saputo toccare le corde emotive dei presenti, dimostrando che la passione per la propria terra può superare qualsiasi ostacolo, persino quello di una tradizione non strettamente legata alla lettura.
Elisa Veronesi, cresciuta anch’essa in questo borgo, ha dedicato il suo libro a queste terre, rendendo la presentazione un evento particolarmente toccante. "Atlante Appennino" non è solo un'opera che esplora il territorio; è una testimonianza del legame profondo tra l’autrice e le sue radici. La sua narrazione, definita come un'ecobiografia, intreccia la storia personale di Elisa con quella dell’Appennino, offrendo una riflessione intensa su come il luogo possa plasmare l'identità di chi vi abita.
A conclusione dell’evento, le "rezdore" di seconda generazione del paese hanno preparato delle torte fatte in casa, che sono state apprezzate da tutti i presenti. Questi dolci, simbolo di una tradizione culinaria che si tramanda di generazione in generazione, hanno dato un tocco di dolcezza e convivialità all’incontro, unendo la cultura letteraria con quella gastronomica in un abbraccio che celebra l’identità del borgo.
L’incontro non è stato solo un omaggio al passato e alle radici dell’autrice, ma anche una celebrazione della comunità stessa, che attraverso la condivisione delle proprie tradizioni, come quelle culinarie, ha saputo rendere questo evento un momento di unione e di orgoglio collettivo. "Atlante Appennino" non è dunque soltanto un libro, ma una testimonianza viva del legame indissolubile tra persone, terra e memoria, un legame che, come è emerso chiaramente durante la presentazione, continua a essere forte e vitale.