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da castelnovo ne' monti agli stadi più importanti d'italia

Col Blasco c’è la tromba di Tiziano Bianchi

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Tiziano Bianchi e la sua tromba hanno concluso da poco, per la terza volta, la tournée con la band di Vasco Rossi. Una brillante carriera quella del musicista castelnovese che ha mosso i primi passi nella musica grazie all’Istituto Musicale “C. Merulo” per poi entrare a far parte della Banda di Felina fino ad arrivare ad esibirsi con uno dei più importanti cantanti italiani.

Tiziano, sei partito da un piccolo paese e ti sei ritrovato negli stadi più importanti d’Italia davanti a migliaia di persone, ti saresti mai aspettato una opportunità di questo tipo?

No, non era proprio nei miei programmi. Vasco Rossi non ha mai avuto una sezione fiati, quindi, oltre alla bellissima opportunità, si unisce il fatto di essere il primo trombettista sul palco con lui. Io sono partito da Castelnovo ne’ Monti, sono andato a studiare all’estero e da lì ho iniziato a pensare di poter fare di questa mia passione una professione, di poter collaborare ad alti livelli ma mai avrei immaginato di poter salire sul palco con nomi così importanti come quello di Vasco Rossi, occasione arrivata in modo del tutto inaspettato.

 Come è nata la tua passione per la musica?

Ho iniziato a studiare musica da bambino e vicino a casa mia avevo l’Istituto Musicale “Merulo”. In più i miei fratelli più grandi hanno studiato musica e così i miei genitori hanno pensato di farmi avvicinare a questo bellissimo mondo. Un’altra importante esperienza è stata quella con la Banda musicale di Felina a 11 anni e lì fin da piccolo ho avuto la possibilità di suonare insieme ad altre persone di tutte le età. Questa esperienza mi ha aiutato a combattere la mia timidezza. Poi sono arrivati i gruppi formati in adolescenza con gli amici e da lì, senza mai arrendermi, mi sono appassionato sempre di più. Non ho mai pensato di smettere ma anzi, al contrario, ho voluto investirci sempre di più.

Che emozione si prova a suonare di fianco a uno dei cantanti più importanti del panorama musicale italiano?

E’ difficile spiegare l’emozione che si prova a salire sul palco di fianco ad un artista così importante. Ogni concerto è memorabile. Quest’anno abbiamo fatto 7 date a San Siro e non ti abitui mai a suonare davanti a 60 – 70.000 persone in condizioni sempre diverse. Ogni concerto è a sé, nuove difficoltà, nuovi stimoli, nuove conquiste. Anche il periodo delle prove è sempre stimolante e anche molto impegnativo. Quest’anno si è creato un legame umano particolare, un gruppo speciale e anche questo è un aspetto molto importante perché ti permette di lavorare, di crescere sempre di più, di migliorare e tutto risulta più piacevole.

Sappiamo che questa è la tua terza tournée con Vasco Rossi. Cosa hai pensato quando è arrivata per la prima volta la proposta di collaborazione con questo grande nome della musica italiana?

La proposta è arrivata nel 2020 ma purtroppo abbiamo dovuto bloccare la tournée a causa della pandemia. Sono riuscito ad entrare nella band grazie ad una audizione ed è stata una grande emozione perché inizi a renderti conto del grande lavoro che c’è da fare, prove, date negli stadi, il pubblico numerosissimo che non avevo mai avuto prima ai miei concerti. E’ stato veramente un grande stimolo e una grande iniezione di energia che ti ripaga dei tanti sforzi e dei tanti anni di studio, sacrificio e a volte delusioni.

Cosa vorresti dire al Tiziano bambino che si avvicina per gioco alla musica? Cosa vorresti dire a tutti quei ragazzi che coltivano questa passione?

A Tiziano piccolino vorrei prima di tutto dare un abbraccio ed una carezza. Poi gli direi di continuare a divertirsi e di non pensare troppo al futuro. Gli direi di affidarsi alla sua famiglia perché credo che il grande merito per i risultati ottenuti siano arrivati grazie ai miei genitori che mi hanno sempre appoggiato e mai forzato. Non bisogna caricare troppo di aspettative i bambini e i ragazzini. I giovani si devono appassionare e gli adulti devono far capire loro l’importanza dell’impegno, della costanza che ci vuole in campo musicale.

Ai ragazzi dico che devono impegnarsi a cercare la loro vera passione e inseguirla. Provare ad immaginarsi da grandi e poi, un passo alla volta, avvicinarsi all’obiettivo con tranquillità e serenità. Devono trovare il piacere e durante il percorso assaporare ogni piccolo traguardo e affrontare le difficoltà piccole e grandi che questa passione comporta.

La passione e la determinazione sono fondamentali così come è importante il rispetto degli altri. Nel mondo musicale si entra in contatto con diverse persone, si conosce gente nuova e si passano lunghi periodi insieme a quelle persone e il rapporto che si crea con loro fa la differenza. La capacità di fare gruppo è molto importante. Ragazzi seguite sempre i vostri sogni e siate determinati nel raggiungere i vostri obiettivi.