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lettera di p.b.

Rondini e zanzare

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Riceviamo e pubblichiamo
Rondini e zanzare
Nei giorni scorsi, quando caldo ed afa non ci davano tregua, e altrettanto dicasi per le zanzare, almeno dalle mie parti, ci è venuto naturale  discorrere  di rondini, posto che vengono date come grandi divoratrici di zanzare diurne, specie nel periodo delle loro  covate, tanto da configurarsi quale importante ed efficace  strumento di “lotta biologica” (insieme a rondoni e balestrucci) verso i menzionati  insetti,  ma da noi la popolazione  di questo suggestivo  uccello migratore  sembra essere in costante e progressivo calo, un fenomeno che non può passare inosservato e sul quale  pure noi ci siamo  interrogati  in quel nostro conversare (allo scopo di trovarvi  risposta o quantomeno provarci).
Un tempo, allorché le rondini solcavano  numerose il cielo, rallegrandolo altresì  col loro gioioso garrire, i nostri posti vedevano una cospicua presenza di stalle, costellate per solito  di  loro nidi, fors’anche per la concomitante  e connessa abbondanza di mosche,  quale rilevante fonte  di cibo per la moltitudine dei nidiacei (all’epoca,  nella fascia di media e alta collina le zanzare erano “inquilini” pressoché sconosciuti), mentre da allora tale “contesto” è profondamente e notoriamente cambiato, e nel fare le nostre considerazioni abbiamo supposto che la riduzione delle  rondini sia legata in qualche modo alla avvenuta rarefazione delle stalle (così da rendere difficile un’inversione di tendenza)..
Conclusione scoraggiante, ma proprio ieri ho letto con stupore, e con piacere, che in due località e due edifici della Riviera romagnola vi sarebbe una consistente colonia di rondini, ossia una molteplicità di loro nidi, ubicati soprattutto in un garage, il che mi ha fatto rivedere la conclusione di cui avanti dicevo, perché la notizia di dette colonie  lascerebbe  intendere che un eventuale ripopolarsi di rondini può avvenire anche  in assenza   di stalle, e mi viene perciò di auspicare che qualcuna delle nostre Istituzioni, casomai tra quelle più addentro nel settore, riesca a sapere se nell’area di quei due luoghi le zanzare si siano ridotte, e se e quali  modi  possano esservi per  favorire la nidificazione delle rondini.
P.B.