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insieme si può con emilbanca: per le famiglie dell'appennino reggiano

Quando i soci di una banca mettono in scena un progetto di Comunità

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Un progetto per offrire laboratori formativi e ricreativi per bambini e ragazzi, supportando le famiglie che hanno scelto di vivere in montagna. Si chiama “Insieme si può con EMILBANCA”, promosso dal Comitato Soci Appennino Reggiano dell’istituto di credito cooperativo e rappresenta un’iniziativa di valore sociale e culturale nel segno dell’identità montanara.

Gli obiettivi principali del progetto sono molteplici e mirano a offrire un servizio educativo di supporto alle famiglie nel tempo extrascolastico dei figli, favorire la collaborazione tra diverse realtà locali per la progettazione e realizzazione di azioni volte al bene comune, creare occasioni di aggregazione e condivisione per la comunità, promuovere la conoscenza del territorio e del suo patrimonio ambientale, storico e culturale, coinvolgere bambini e ragazzi stranieri nelle attività extrascolastiche per facilitare l’integrazione, ridurre la dipendenza da strumenti elettronici attraverso attività cooperative aggreganti e favorire l’incontro tra generazioni diverse. Il progetto offre una vasta gamma di laboratori gratuiti per le famiglie, tra cui educazione stradale, canto corale, teatro, giochi da tavolo, attività ambientali come materiali, manualità, costruzione ed escursioni, compiti e studio in biblioteca in compagnia seguiti da giochi insieme, giochi tradizionali, lingua inglese e dialetto.

“Il tema delle aree interne rientra tra le sensibilità della banca, come l’Appennino. Questo progetto, per il quale ringrazio il lavoro di  Silvia Razzoli referente del Comitato Soci dell’Appennino (sta portando avanti questo impegno in modo egregio raccogliendo ‘l’eredità’ di Carlo Malvolti), dimostra come la collaborazione tra istituzioni, associazioni e comunità locali possa creare un ambiente educativo e ricreativo ricco di opportunità per i giovani e le loro famiglie. Un esempio concreto di come l’unione e la sinergia possano fare la differenza nel migliorare la qualità della vita nelle aree montane. La struttura del CavolaForum, oltre alle attività sportive e ricreative coordinate dalla Proloco di Cavola, si presta in maniera eccellente a tutto questo” afferma Cinzia Rubertelli, consigliera d’amministrazione di EmilBanca.

“Il progetto si avvale della collaborazione di numerose istituzioni e associazioni locali – dettaglia la stessa Silvia Razzoli - , creando una rete di sinergie. Quarta Dimensione di Cavola, partner principale del progetto e coordinamento organizzativo coinvolge anche la Proloco di Cavola, Cavola Forum, Oratorio S. Biagio di Toano, Parrocchia di Toano, Centro Studi “I Ceccati” di Corneto, Parrocchia S. Martino di Corneto, Circolo ANSPI di Corneto, Proloco Frassinoro, Comunità di Farneta, ASD Matildica-Colombaia Giochi Tradizionali, IC Foscolo Toano e Comune di Toano. Le attività del progetto si svolgono in diverse località dell’Appennino Reggiano, tra cui Cavola, Toano, Corneto, Farneta e Frassinoro”.

Tra le attività più significative, troviamo “Insieme in biblioteca” con compiti e giochi in compagnia, teatro intergenerazionale a Farneta e Frassinoro, canto corale, giochi da tavolo, educazione stradale con il patentino per la bici, giochi tradizionali, settimane di laboratori estivi intergenerazionali condotti da nonni e aspiranti nonni, progetti creativi come la costruzione di un piccolo villaggio pellerossa e la decorazione di magliette, escursioni nel bosco con guide esperte per conoscere, amare e rispettare la natura, con merende preparate dalle nonne. Rientra tra questo, anche, un calendario di eventi come “Medinitalì” lo spettacCAolo di Cesare Capitani su come i francesi vedono gli italiani, andato in scena ieri sera proprio al Cavolaforum.

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