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intervista a Silvia Razzoli

“Dal grande successo della Festa dell’Agricoltura a progetti importanti per la montagna”

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Dal grande successo della "Festa dell'Agricoltura" a progetti importanti per la montagna

Quest’anno l’estate in montagna sta passando veloce e con tante iniziative da parte dei vari enti e associazioni. Fra le tante feste organizzate una in particolare ha attirato l’attenzione di molti “piansan” che da Reggio Emilia e dintorni sono andati a Corneto per la 40esima edizione della “Festa dell’Agricoltura”. Una festa dove si è mangiato, chiacchierato e ballato ma dove non sono mancate le mostre. Due in particolare quest’anno lasciato sorrisi e tanto stupore: la mostra artistica “Insieme con l’arte” con opere di Paris Cutini, Giancarlo Cutini e Luca Ferrari e la mostra “Civiltà contadina in miniatura in movimento” dell’artista di Rondinara Ernesto Ferri.

"Tre delle quattro mostre saranno aperte fino al 24 di agosto – spiega Silvia Razzoli referente del comitato soci Appennino Reggiano - e visitabili presso l’Associazione culturale centro studi “I Ceccati”.

Qualcosa di nuovo insomma.

Si abbiamo cercato di fare qualcosa di nuovo e di dare un input diverso alla festa dell’Agricoltura tradizionale. Grazie anche ai ragazzi che da qualche anno collaborano con noi siamo riusciti a fare qualcosa di nuovo. Partendo dalle mostre per arrivare al cibo e alla musica più vicina a loro. Il fatto che alcuni ragazzi si siano avvicinati a queste feste è importante perché da continuità a tutto quello che è stato fatto in questi anni. Poi sono idee fresche, nuove e valide.

Partendo dalla prima mostra “Sui passi dei Ceccati”, di cosa si tratta?

Innanzitutto partiamo da una valorizzazione degli artisti locali. Nel senso che sono artisti di origine montanara ma che non vi abitano perché lavorano in città ma che tornano quando possono nei loro luoghi di origine. Poi in queste mostre ci sono sempre temi che hanno a che fare con la manualità. Per fare un esempio lo scorso anno Tazzioli aveva incantato il pubblico con l’arte dello scolpire il marmo e quest’anno abbiamo pensato al legno. E quando si parla di intaglio, di arte del legno non si può non parlare di Clodomiro Borgonovi. Ha portato il meglio delle sue opere ai “Ceccati” compreso un crocefisso in legno che è stato richiesto anche a Venezia. Poi ha fatto una dimostrazione spettacolare di come si intaglia e si lavora il legno. Ha recuperato anche la vecchia cassetta degli attrezzi dell’intagliatore con minuscoli incisori che da vedere sono stati spettacolari. Una maestria nel muoverli unica e di una raffinatezza rara. Questa, per esigenze liturgiche visto che era esposta in chiesa, non è però più visitabile.

Andando in ordine la mostra artistica “Insieme con l’arte”.

E’ una mostra del più grande pittore impressionista del Novecento Paris Cutini e del figlio Giancarlo. Sono conosciuti in tutta Italia e anche all’estero. Sono opere importanti che hanno avuto riconoscimenti altrettanto importanti. Poi proprio in occasione della Festa dell’Agricoltura Sauro e Giancarlo Cutini insieme alla signora Lucia Ferrari (moglie dello scomparso Cutini) hanno donato al Centro Culturare i Ceccati l’opera “Mestieri di un tempo” . Questa opera fa parte di una serie di disegni e grafiche ambientate nelle vie di Scandiano che raffigurano i faticosi lavori manuali del passato.

Avete anche la mostra di Ernesto Ferri da Rondinara che ha suscitato grande interesse.

Si molto. Ferri ha riprodotto delle miniature di vita contadina dalla mungitura alla tessitura nel telaio, all’aratura fino alla festa con i suonatori nell’aia. Il tutto in movimento. E’ una mostra molto apprezzata e diversa dalle solite.

Infine le foto d’epoca che son state esposte in un modo particolare…

La mostra è stata intitolata “Caro antico mondo contadino, pagine di saggezza popolare con detti e vecchie fotografie” e già dal titolo si comprende il concetto. Le vecchie fotografie sono state inserite nei vetrini di vecchie finestre ricavate a case demolite. In alcune c’erano le foto corredate da pagine di vita scritte, in altre solo foto. Ne è uscita una mostra molto carina e apprezzata.

Una festa che ha avuto un grande successo dunque.

Si tanto. Il sabato abbiamo avuto il pienone sia nei ristoranti che nella piadineria e non c’era veramente uno spazio vuoto. Domenica nel vedere il fiume di gente mi sono chiesta dove avessero parcheggiato tutti quanti. Siamo molto soddisfatti di com’è andata e dei tanti apprezzamenti che abbiamo avuto. Da una parte c’era la festa nel campo e dall’altra quella culturale. Siamo riusciti a costruire uno spettacolo interessante.

Gli appuntamenti però non finisco qua, con il comitato locale di Emilbanca, avete organizzato anche tanto altro.

Per quanto riguarda gli appuntamenti saranno tutti gratuiti e il primo sarà il 16 di agosto al Cavola forum con lo spettacolo dell’attore Cesare Capitani “Madeinitaly”. Capitani è originario di Frassinoro e conosce molto bene la nostra zona. Vive e lavora a Parigi ma in estate torna fra i suoi monti. Quest’anno lo abbiamo catturato per questo spettacolo che sta portando in giro per i teatri. E’ una sorta di racconto scherzoso di un italiano emigrato a Parigi. Come tutti gli spettacoli teatrali che si rispettino è leggero ma con una sua morale e ti lascia sempre qualcosa su cui pensare. L’altro spettacolo che abbiamo organizzato, sempre con il supporto di Emilbanca e con la collaborazione dei volontari della ProLoco di Cavola e dell’associazione Quarta Dimensione,  è “Modu” di e con Elia Tapognani. E’ una performance di un clown lustrascarpe che mette in scena il suo modo di cercare clienti. La precisione, il caos e la realtà di un lavoro antico. Uno spettacolo diverso dai soliti che vuole far passare una bella serata e dare un’idea di montagna che fa tutto e che alimenta anima e spirito.

 Con Emilbanca avete anche un altro progetto, questo rivolto però alle famiglie giusto?

Si in Appennino abbiamo presentato “Insieme si può” che è stato appunto finanziato da Emilbanca. E’ un impegno forte per dare un aiuto ai ragazzi che rimangono a casa da soli durante l’estate o nei doposcuola. E’ un progetto che prevede laboratori di vario genere gestiti da personale preposto. I tratta di laboratori che vanno dal canto corale ai giochi da tavolo (questo per distoglierli dai cellulari e tecnologia varia) oppure dal fare i compiti assieme in biblioteca. Al momento è stato fatto nell’Appennino modenese ed ha riscosso un ottimo  successo. A settembre verrà invece proposto su Toano e altre zone.

 Quali progetti avete per il futuro?

Abbiamo in cantiere tante iniziative per cercare di veicolare un’immagine di montagna viva, che si muove e che ha sempre qualcosa da dire e da dare. Per il 2025 abbiamo intenzione di intensificare le iniziative al Cavola forum e vorremmo valorizzare i talenti e le tante eccellenze che ci sono in montagna. E non parlo di cibo ma di persone. Il Cavola forum è una struttura adatta a conferenze e iniziative che possono coinvolgere tutti e potrà essere utilizzato per fare tanto altro in montagna. Per fare tutto questo però sarà indispensabile, come lo è stato fino ad ora, la collaborazione dei nostri partner che sono la ProLoco di Cavola e l’associazione Quarta Dimensione.