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Giornata cianotipica con Laura Sassi e Elisa Pellacani a Marola

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Giornata cianotipica con Laura Sassi e Elisa Pellacani  a Marola

Laura Sassi e Elisa Pellacani ripropongono la cianotipia per un laboratorio, lungo un giorno intero per affiancare alla parte realizzativa quella progettuale e vivere insieme un’esperienza creativa all’aperto. Si svolgerà sabato 31 agosto con ritrovo al mattino a Marola (Carpineti) per poi fare base in un’area cortiliva predisposta all’incontro, immersa nel verde e con a portata di mano sentieri boschivi in cui si prevedono rapide escursioni per raccogliere elementi naturali che possano essere d’ispirazione. Si possono poi stampare anche ritagli, sagome, immagini (anche per organizzare la loro preparazione è previsto un incontro preventivo online, giovedì 29 agosto, dalle 19 alle 20) ma la parte più emozionante, oltre a quella della composizione dei soggetti sulla carta, rimane quella in cui, dopo pochi minuti, si vede affiorare e aumentare d’intensità questo colore così vivido, con precisione di definizione e nell’ampiezza di toni e sfumature.

Verranno impiegati diversi formati, grammature e composizioni di carte, dedicando tempo anche a qualche piegatura e rilegatura per confezionare, con le stampe ottenute, quaderni e pieghevoli, come anche in altri incontri in cui alla lunga esperienza fotografica di Sassi, cominciata nella camera oscura che ancora mantiene attiva negli spazi degli ateliers di Via dei Due Gobbi, a Reggio Emilia, si è affiancata la ricerca sull’immagine e sul libro come forma d’espressione artistica condotta in Italia e all’estero dalla Pellacani.

La conclusione della Giornata Cianotipica è prevista le 18.30; occorre riservare i posti, ovviamente limitati per permettere al gruppo di lavorare più armonicamente e produttivamente insieme, che oltre ai materiali includono il pranzo che si farà insieme. Il laboratorio è aperto a quanti vogliano sperimentare la tecnica della cianotipia, senza esperienze previe necessarie, e la sua possibile utilizzazione in altre forme creative che la rendono, per quanto antica e con una certa dose di imprevedibilità, ancora così ricca di suggestione e di nuovo attuale.

La Giornata Cianotipica inaugura una nuova serie di incontri con la fotografa Sassi che si svolgeranno durante i prossimi mesi (sarà possibile seguirne uno solo o diversi), una sorta di percorso accompagnato tra le tecniche (da quelle appunto più desuete a quelle contemporanee del digitale e le sue nuove frontiere) e sulle diverse sensibilità che possono fare, di ogni sguardo, una prospettiva unica e personalissima sul mondo circostante e sui mondi interiori di ognuno (per informazioni e iscrizioni ai laboratori, scrivere a [email protected]).

Programma:

Marola (Carpineti), sabato, ore 9: ritrovo in piazza degli iscritti e caffé

  • ore 9.30: preparazione e diluizione sali, tinteggio delle carte
  • ore 10: passeggiata nel bosco, raccolta elementi naturali
  • ore 11.15: composizione, esposizione, lavaggio prime stampe
  • ore 13: pranzo in cortile
  • ore 14.30: realizzazione di altre stampe
  • ore 16.45: confezione piccolo libro-erbario e condivisione lavori
  • ore 18.30: saluti con dita blu, qualche immagine e un quaderno

Info e iscrizioni [email protected]In collaborazione con FareLibri, Escuela Itinerante del Libro e Associazione ILDE ([email protected])

 

La cianotipia è un’antica tecnica di stampa conosciuta soprattutto per il suo utilizzo come linguaggio pre-fotografico in campo botanico. L’immagine affiora sulla carta precedentemente intrisa di una combinazione di sali sensibili alla luce solare, acquisendo una serie di toni blu molto suggestivi. Si ottiene per contatto diretto della forma che si vuole stampare sulla superficie sensibilizzata, realizzando un esemplare unico, non riproducibile se non con l’approssimazione inevitabile dei tempi in relazione alla variabilità atmosferica. La tonalità dei blu, come la definizione dell’immagine, che può arrivare ad essere molto dettagliata come nei suoi usi scientifici, dipendono dall’intensità dei raggi solari e dal tempo in cui si lascia l’immagine esposta. Poi, solo con un risciacquo d’acqua (non vengono infatti impiegate soluzioni chimiche come negli altri processi fotografici, nemmeno per il fissaggio), il processo di sviluppo si arresta e sulla carta rimane impressa l’immagine. Naturalmente la tecnica si può adattare anche a uno spazio interno, con lampade che appunto abbiano raggi UV.