Caro Silvio, a Cervarezza ti stavano aspettando tutti, avevi fatto sistemare la tua casa per non incontrare ostacoli sul tuo cammino, e per trascorrere il mese di agosto nel paese che tanto amavi. E' arrivata invece questa terribile notizia. Solo una settimana prima eri andato a vedere il Cervarezza giocare la finale del torneo della montagna contro il Villa Minozzo, eri sorridente e ciarliero come ai tempi d'oro, come se quel terribile incidente di due anni fa, che ti aveva reso tetraplegico, non avesse scalfito la tua essenza.
Già quel giorno, ricordarlo adesso fa male, era l’11 giugno 2022 e tu stavi rientrando a casa da una cena quando ci fu l'incidente.
La vita a volte è strana, probabilmente tutti abbiamo un nostro destino che ci aspetta al varco, è stato cosi per te alcuni anni fa, quando durante una iniziativa estiva accusasti un malore, allora fu il tuo migliore amico - Gianni "Piff" Bolzoni a salvarti.
I seguito, facendo riferimento a quell'episodio e ricordandolo dicevi: "questa è la mia seconda vita", probabilmente allora ti sentivi un miracolato.
Ma poi il destino - un fatale destino - ti ha raggiunto e preso. Nonostante la lunga lotta sostenuta in ospedale dove hai passato una anno e mezzo, nonostante il tuo grande attaccamento alla vita perchè volevi vedere crescere i tuoi figli.
Di te rimarranno le tante cose realizzate nei tuoi 62 anni di vita.
L'amore per il paese dei tuoi genitori, il tuo impegno da sportivo nel calcio (il Carpi degli anni ottanta come storico difensore e poi il Cervarezza in diverse edizioni del torneo della montagna), il tuo lavoro da agente di commercio, la tua disponibilità.
Ma soprattutto rimarrai nei pensieri dei tuoi tantissimi amici che oggi ti ricordano e piangono la tua morte. Lasci tua moglie Simona, i tuoi figli Caterina e Samuele, i tuoi fratelli e nipoti.
Caro Silvio oggi (lunedi 5 agosto) è stato seppellito il tuo corpo, ma non la tua anima.
(Ornella Coli)