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Soncini (Cri di Casina): “A livello regionale siamo i primi a fare un Consorzio”

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Il Presidente della Provincia, Giorgio Zanni, ha ricevuto, nella mattinata di giovedì presso palazzo Allende, il consiglio direttivo di Terre emiliane, il consorzio al quale hanno aderito le 16 Croce Rossa del territorio della provincia di Reggio Emilia.

E’ stato il presidente Antonio Scavuzzo ad illustrare il ruolo chiave del Consorzio, che sarà quello di fornire attività di service e supporto ai comitati territoriali Cri della provincia in tutte le attività che quotidianamente svolgono a favore dei cittadini.

“Come la Provincia è la casa dei Comuni, il Consorzio mi auguro possa rappresentare ugualmente la casa ed il supporto di tutti comitati Cri reggiani” -  ha commentato il presidente Giorgio Zanni - “L’obiettivo di tenere sempre più coordinati e sinergici i comitati Cri della nostra provincia, cercando anche di relazionarsi sui tavoli provinciali e regionali con una voce univoca, penso sia una scelta certamente lungimirante per migliorare sempre più il lavoro e le relazioni interne ed esterne con istituzioni sociali e sanitarie, colleghi delle Anpas, Ausl, Comuni, Provincia e Regione. Affrontare e risolvere i problemi, cogliere e costruire insieme nuove opportunità è d’altronde da sempre il tratto distintivo e punto di forza delle nostre comunità”.

Il consiglio direttivo del Consorzio Terre emiliano ricevuto ieri a Palazzo Allende è composto - in rappresentanza di tutte le realtà territoriali, dalla pianura all'Appennino - dal presidente Antonio Scavuzzo, dal vicepresidente Alberto Ovi e dai consiglieri Caterina Corradini, Stefano Marangoni, Gabriele Moroni, Andrea Soncini e Vasco Venturelli.

Andrea Soncini volontario CRI Casina e dirigente Consorzio Terre emiliane

“Il Consorzio ha due obiettivi – spiega Andrea Soncini della Cri di Casina – quello di alleggerire la parte burocratica ai Comitati di Croce Rossa e di poter dare un supporto logistico. Per fare un esempio ci sono delle gare d’appalto alle quali si può partecipare come Croce Rossa? Si bene allora mettiamoci tutti assieme e facciamo una proposta unica per poter accedere al bando. C’è la proposta di un maxi evento, possiamo partecipare con tutte le 16 sedi aderenti e fare una proposta. Poi il supporto logistico. Ad esempio la gestione dei costi fissi quali possono essere le spese energetiche o la telefonia. Lavorare tutti assieme con un unico operatore potrebbe voler dire costi inferiori. La stessa cosa vale per i servizi ai cittadini. Ad esempio fare un tariffario assistenze uguale per tutti. Adesso i costi sono similari ma non uguali per cui unificarli sarebbe una buona idea”.

“A livello regionale siamo i primi a fare un Consorzio di questo tipo ed è stato necessario, come prevede il regolamento Croce Rossa, che tutte le sedi fossero d’accordo altrimenti non si sarebbe potuto fare. Ci sono stati alcuni esperimenti ma non hanno dato esiti positivi e siamo monitorati dalla Regione perché se andasse avanti in modo positivo potrebbe essere un ottimo esempio per altre province”.